Mons. Romero presto Beato, Papa Francesco riconosce il martirio

Promulgati anche i decreti sul martirio dei tre sacerdoti uccisi in Perù nel 1991 e sulle virtù eroiche di Giovanni Bacile

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Dopo anni di attesa, i fedeli che speravano di vedere mons. Oscar Arnolfo Romero Galdámez elevato agli onori degli altari vedranno esaudito il loro desiderio. Il Papa ha infatti autorizzato oggi la promulgazione del decreto riguardante il martirio dell’arcivescovo di San Salvador, ucciso il 24 marzo di 25 anni fa sull’altare della cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza, nella capitale salvadoregna, mentre celebrava la Santa Messa.  

Per anni mons. Romero aveva denunciato con coraggio le ingiustizie del suo Paese e le violenze della polizia e dei militari contro le fasce più deboli della popolazione.  Malgrado il coraggio e i gesti profetici, Romero venne sempre trattato con una certa freddezza. La causa di beatificazione è iniziata nel 1997 ma si era poi arenata, tuttavia la figura di questo profetico sacerdote è rimasta sempre nel cuore della Chiesa, tanto che nel 1983, durante la sua visita in Salvador, Giovanni Paolo II si recò a pregare sulla sua tomba.

Nei decreti approvati dal Pontefice, figura anche il riconoscimento del martirio dei Servi di Dio Michele Tomaszek e Sbigneo Strzałkowski, sacerdoti professi dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e di Alessandro Dordi, sacerdote diocesano, uccisi in odium fidei a Pariacoto, in Perù, rispettivamente il 9 e il 25 agosto 1991.

Riconosciute anche le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Bacile, arciprete decano di Bisacquino, in Italia, vissuto tra il 1880 e il 1941.

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ZENIT Staff

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