Mons. Martinelli: "Fiducia sugli italiani rapiti in Libia"

Il vicario apostolico di Tripoli invita ad avere pazienza, perché “qualcosa verrà fuori”. Intanto anche dall’Onu si invoca il rilascio dei sequestrati

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“Sono fiducioso perché con i libici bisogna essere fiduciosi. Cercherò di bussare ad una porta, ad una persona che mi ha promesso che cercherà di vedere se c’è la possibilità di sapere qualcosa”. Lo ha detto il vicario apostolico di Tripoli, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai quattro italiani rapiti in Libia. Mons. Martinelli ha sottolineato che “bisogna avere un po’ di pazienza, sicuramente qualcosa verrà fuori, speriamo che non ci sia nessun riscatto o qualcosa di peggio”.

Al momento, però, ha proseguito mons. Martinelli, “tutto è possibile, il riscatto è forse la cosa più normale e logica da aspettarsi, io purtroppo non ho niente di concreto, mi hanno promesso che mi avrebbero dato qualche notizia più precisa ma al momento non so nulla mi dispiace”. Il vicario apostolico di Tripoli ha inoltre ribadito che “i lavoratori italiani sono diminuiti, non c’è più nessuno, hanno avuto tutti l’ordine dall’Ambasciata di partire”. “Sono qui ad attendere  – ha concluso mons. Martinelli – e prego il Signore affinché la cosa si risolva nel modo più pacifico. Ho fiducia nei libici, qualcosa verrà fuori”.

Intanto da Roma Bernardino Leon, inviato Onu per la Libia, chiede “il rilascio immediato e senza condizioni dei quattro italiani”. 

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ZENIT Staff

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