Card. Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi - Foto © Screenshot, CTV

Mons. Becciu a Sant'Egidio: "La vostra missione è andare nelle periferie"

Il sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato vaticana ha celebrato la Messa per i 49 anni della Comunità di Sant’Egidio

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“I poveri siano sempre il vostro tesoro e possiate continuare a toccare in loro la ‘carne di Cristo'”. Questo l’incoraggiamento che mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato vaticana, ha rivolto alla Comunità di Sant’Egidio. Il presule ha celebrato una Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano ieri sera, 9 febbraio 2017, per festeggiare i 29 anni della Comunità.
Chiesa gremita. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, e i ministri Delrio, Madia, Fedeli, Boschi. In prima fila anche il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, e il fondatore, Andrea Riccardi. Non sono mancate delegazioni di ortodossi, valdesi, anglicani, a testimoniare lo spirito ecumenico che caratterizza la Comunità.
Mons. Becciu nella sua omelia ha lodato il “tenace lavoro di Sant’Egidio”, facendo riferimento “all’integrazione di immigrati e rifugiati, di cui le nostre società hanno bisogno”. Il suo auspicio è che possano essere costruiti altri ponti, “perché si affermi una civiltà del vivere insieme, una civiltà dell’amore, anche se non sempre questo è l’orientamento del mondo”.
Per farlo bisogna “andare in tutte le periferie”, come fa Sant’Egidio nella sua “missione”. “Lì – ha proseguito Becciu – portate la presenza di Cristo, rigenerate la fraternità e fate che esse tornino ad essere ‘al centro'”.
Il sostituto ha fatto anche un richiamo all’impegno per Roma: “Amate questa città e cooperate a renderla ancora più bella ed ospitale. La vostra ‘romanità’ faccia di voi tutti altrettanti collaboratori di Papa Francesco, che dilatano il suo cuore e le sue braccia, giungendo là dove egli non può arrivare fisicamente”.
 

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ZENIT Staff

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