Visita alla FAO, 16 ottobre 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

Mons. Arellano: “un discorso coraggioso, con i piedi in terra”

L’Osservatore Permanente della Santa Sede presso la FAO commenta le parole di papa Francesco

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“Il Papa ha rivolto un grande appello alla comunità internazionale affinché nei rapporti internazionali appaia la parola ‘amore’”. Lo dichiara l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, mons. Fernando Chica Arellano, in un’intervista pubblicata oggi, martedì 17 ottobre 2017, dalla Radio Vaticana, nella quale commenta il discorso pronunciato ieri dal Pontefice in occasione della sua seconda visita alla FAO (“Food and Agriculture Organization”).
Crediamo che l’amore sia una virtù solamente per i micro rapporti, per i rapporti domestici o per un rapporto molto ridotto, ma non è così, ha spiegato il diplomatico vaticano. Infatti, l’amore “deve portare a sconfiggere veramente la fame, a mettere fine a tutta questa migrazione forzata, obbligata, dove le persone fuggono perché non hanno il pane quotidiano da portare ai loro bambini, ai loro cari, a se stessi”.
Forte anche la dichiarazione del Pontefice, che la fame “non è una malattia incurabile”. Infatti, ciò che manca per combattere la fame, ha spiegato mons. Chica, è la volontà. “Mancando questa, la fame continuerà ad essere un flagello che è essere lì, che calpesta tutte le persone, soprattutto i più poveri”, così ha detto, sottolineando che è arrivata l’ora “di agire con amore, cercando il benessere di tutti, non solo quello di un gruppetto”.
Quindi, occorre volerlo, ma allo stesso tempo bisogna anche “investire nella pace”, che funziona come “una calamita che attira tanti beni”, mentre la guerra attira “tanti, tanti mali”, ha detto il sacerdote spagnolo, che ha definito il discorso del Pontefice come “coraggioso, con i piedi in terra”, “molto originale”. (pdm)

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ZENIT Staff

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