Mondialità e solidarietà al Petrucci

Presso l’istituto scolastico di Catanzaro, il missionario Mimmo Baldo ha raccontato il suo impegno a favore dei poveri in America Latina

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In un mondo in cui vengono lanciati principalmente messaggi fondati sul guadagno, sull’apparenza e sul potere, proporre ai giovani un messaggio fondato sulla gratuità, sul servizio ai più poveri e sulla solidarietà, significa favorire la formazione globale dei ragazzi, soprattutto se si considera che la loro età è particolarmente recettiva a messaggi positivi e costruttivi. Come ricordato dalla dirigente dell’IIS Petrucci-Ferraris-Maresca, prof.ssa Francesca Bianco, nel suo significativo augurio di inizio anno scolastico, “una delle più belle soddisfazioni di questa vita è che nessuno può sinceramente cercare di aiutare un altro senza aiutare e migliorare se stesso.”

Con questa consapevolezza si è svolto presso la sede del Petrucci un incontro tra gli studenti e un missionario A.U.G. (Andiamo in Uruguay Giovani), Mimmo Baldo. Questi ha illustrato le attività a favore dei poveri: casa Betania a Melo in Uruguay e Casa Tabor a Ivo in Bolivia. Una nuova iniziativa si è recentemente avviata nel El Salvador.

Le attività sono rivolte prevalentemente ai bambini e ragazzi poveri dei quartieri dove operano i volontari: refettorio, doposcuola, gioco. Tutte queste attività sono sostenute economicamente da gruppi giovanili in Italia: infatti aiutare i poveri è un messaggio alla portata di tutti e tutti possono fare piccoli gesti di solidarietà verso chi sta peggio: raccolta tappi in plastica e indumenti usati, vendita arance, distribuzione calendari, animazione di feste di compleanno, tornei di calcetto e quant’altro la fantasia dei ragazzi si inventa e le condizioni del luogo rendono fattibile.

Durante l’incontro, attraverso un video commentato, sono state mostrate ai ragazzi le condizioni di vita dei loro coetanei che vivono in paesi come Bolivia e Uruguay, per far conoscere altre realtà e sollecitarli ad una riflessione che parta dalla differenza tra i nostri stili di vita e quelli dei paesi in via di sviluppo.

“Dobbiamo educarci alla pace comprendendo come essa sia frutto della giustizia e della solidarietà – ha sottolineato la referente dell’iniziativa – per individuare nuovi modi vivere e convivere e favorire nel nostro piccolo, nel quotidiano, strategie di sviluppo e di cooperazione tra i popoli. Iniziando, per esempio, semplicemente, a non sprecare il cibo, ogni giorno, sulle nostre tavole.”

Durante l’incontro, gli interventi dei ragazzi interessati e partecipi hanno portato ad approfondire i motivi della crisi economica, spiegando come spesso la crisi altro non è che “non poter sprecare”: vivere al di sopra delle proprie possibilità, comprare il superfluo contraendo debiti, scivolando pian piano nell’abisso del dissesto economico come è successo in Argentina nel 2001 e poi in Grecia: ma i paesi sottosviluppati sono paradossalmente quelli che hanno le materie prime: petrolio, gas, ferro, oro. E questo perché sono non paesi poveri, ma “impoveriti”, cioè sottosviluppati dal sovrasviluppo dei paesi occidentali.

Proponendo queste attività, all’interno dei nuovi scenari socio-economici che si vanno delineando nel nostro territorio e nel mondo intero, l’IIS Petrucci-Ferraris-Maresca, intende sostenere la formazione umana e solidale dei suoi ragazzi, sostenendo modi di vivere più solidali e aperti al bene comune.

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Anna Rotundo

Anna Rotundo (Catanzaro) è laureata in scienza religiose: insegna religione nelle scuole secondarie, è componente del comitato di redazione del giornale diocesano Comunità Nuova" e di diverse altre riviste. Si occupa, tra l'altro, di cultura, diritti umani e diritti delle donne."

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