©Servizio Fotografico - L'Osservatore Romano

Milano. Il Papa visita tre famiglie delle "Case Bianche"

Due famiglie italiane e una marocchina

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Nel quartiere Forlanini – le “Case Bianche” – nella periferia di Milano, Papa Francesco si è incontrato con tre diversi tipi di famiglia, poco dopo le 8.30 di questo sabato, 25 marzo 2017. La prima tappa del Pontefice nella città lombarda è stata un’area popolata segnata da problemi sociali.
La Santa Sede ha pubblicato la storia delle famiglie visitate dal Papa: una famiglia italiana il cui marito è costretto a letto, una famiglia musulmana del Marocco e un paio di anziani ammalati.
Il marito costretto a letto
Dorotea Falcone e Stefano Pasquale, di 57 e 59 anni, si sono sposati civilmente a Savona 38 anni fa e da tanto tempo risiedono nelle “Case Bianche”. Stefano da giovane ha avuto problemi con l’alcol ed ha subito un grave incidente che lo ha lasciato con gravi problemi fisici. La sua condizione fisica è peggiorata progressivamente, dal 2013 è costretto a letto. Sua moglie Dorotea lo ha assistito in questi anni, con dedizione particolare, facendogli da infermieri e aiutandolo in tutti i ricoveri.
Una famiglia del Marocco
La famiglia di Abdel Karim Mihoual e sua moglie Hanane Tardane vive in un appartamento delle “Case Bianche” con i tre figli, Nada (17 anni), Jinane (10 anni) e Mahmoud (6). Provengono dal Marocco e sono in Italia Karim dal 1989 e sua moglie dal 1997, dopo il matrimonio a Marrakech nel 1996. Dal 1990 Karim lavora in una ditta farmaceutica ed entrambi vivono nella zona dal 2008. Contribuiscono all’impegno di un’altra coppia che organizza corsi di lingua araba ospitati in parrocchia.
Anziani e malati
La terza famiglia è composta da Nuccio Oneta e Adele Agogini, rispettivamente 82 e 81 anni. Si sono sposati religiosamente lì 61 anni. E hanno una figlia, Giovanna, 51 anni. Si tratta di una coppia cattolica che partecipa ogni giorno a Messa attraverso la televisione e spesso ricevono la comunione. Adele è quasi completamente cieca e Nuccio soffre dal 2006 di un tumore alla gola parzialmente ridotto dalla radioterapia. Ma ha grossi problemi nei polmoni e ci sono timori di metastasi. Erano felici di fronte alla prospettiva di accogliere il Papa con la loro fede semplice e profonda. Ma Adele non poteva essere lì, così il Papa stesso l’ha chiamata e le ha dato la sua benedizione in persona.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Anita Bourdin

Journaliste française accréditée près le Saint-Siège depuis 1995. Rédactrice en chef de fr.zenit.org. Elle a lancé le service français Zenit en janvier 1999. Master en journalisme (Bruxelles). Maîtrise en lettres classiques (Paris). Habilitation au doctorat en théologie biblique (Rome). Correspondante à Rome de Radio Espérance.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione