"Meditando il mistero di Maria, si approfondisca l'importante ruolo della donna nella Chiesa"

Nell’Angelus di ieri a Castel Gandolfo, il Papa ricorda il 25° anniversario della Lettera Apostolica “Mulieris dignitatem” e rivolge un pensiero alle vittime in Egitto

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La Vergine Maria, la dignità della donna e una preghiera per le vittime delle violenze in Egitto. Questi i temi al centro della breve catechesi di Papa Francesco di ieri, prima di introdurre l’Angelus, a Castel Gandolfo. Al termine della Messa nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, celebrata in Piazza della Libertà (la piazza antistante il Palazzo apostolico), il parroco di San Pietro da Villanova, don Pietro Diletti, sdb, ha rivolto al Santo Padre un saluto a nome di tutti i fedeli della cittadina laziale.

Il Papa, prima di iniziare la preghiera mariana con le migliaia di pellegrini presenti in piazza, si è subito soffermato sul “cammino di Maria verso il Cielo”, che – ha detto – “è cominciato da quel ‘sì’ pronunciato a Nazaret, in risposta al Messaggero celeste che le annunciava la volontà di Dio per lei”. “Ogni ‘sì’ a Dio è un passo verso il Cielo, verso la vita eterna” ha sottolineato il Pontefice, perché il Signore vuole “che tutti i suoi figli abbiano la vita in abbondanza! Dio ci vuole tutti con sé, nella sua casa!”.

Papa Francesco ha poi rivolto un pensiero all’Egitto, da cui “giungono purtroppo notizie dolorose”. Ha assicurato quindi la sua preghiera e vicinanza spirituale a “tutte le vittime e i loro familiari, per i feriti e per quanti soffrono”, invitando tutti a pregare “insieme per la pace, il dialogo, la riconciliazione in quella cara terra e nel mondo intero”. “Tutti diciamo: Maria, Regina della Pace, prega per noi!” ha esortato.

In occasione, inoltre, del suo 25° anniversario, Papa Bergoglio ha ricordato la Lettera Apostolica Mulieris dignitatem, del beato Giovanni Paolo II, sulla dignità e la vocazione della donna. “Questo documento – ha osservato – è ricco di spunti che meritano di essere ripresi e sviluppati; e alla base di tutto c’è la figura di Maria”. Pertanto – ha rimarcato il Santo Padre – “facciamo nostra la preghiera posta alla fine di questa Lettera Apostolica”, affinché “meditando il mistero biblico della donna, condensato in Maria, tutte le donne vi trovino se stesse e la pienezza della loro vocazione, e in tutta la Chiesa si approfondisca e si capisca di più il tanto grande e importante ruolo della donna”.

Dopo i ringraziamenti agli abitanti di Castel Gandolfo e ai pellegrini – in particolare quelli giunti dalla Guinea con il loro Vescovo – il Papa ha salutato affettuosamente le alunne argentine del Collegio Passionista “Michael Ham” de Vicente López e i giovani della Banda musicale del Collegio messicano José de Jesús Rebolledo de Coatepec.Dopo aver recitato l’Angelus, Francesco ha congedato i presenti augurando: “Buona festa e buon pranzo!”; si è poi è fermato a Castel Gandolfo per il convivio. Infine, prima di rientrare in Vaticano, ha visitato in forma privata la parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova.

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ZENIT Staff

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