MCL Calabria: No al testamento biologico

Il presidente regionale respinge in un comunicato la scelta da parte del Comune di Lamezia Terme di istituire tale registro

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La scelta del Comune di Lamezia Terme di istituire il registro dei testamenti biologici, così come formulata, trova il Movimento Cristiano Lavoratori fermamente contrario.

Il ritenere l’idratazione e l’alimentazione, forme di accanimento terapeutiche, non può che rappresentare il primo passaggio verso l’eutanasia di stato.

Ancora una volta la demagogia vince sulla realtà.

E’ evidente come il ricorso a procedure mediche straordinarie che risultino troppo onerose e pericolose per il paziente o, sproporzionate anche rispetto ai risultati attesi, sia da rifiutare.

L’alimentazione e l’idratazione, però, qualora venissero meno rappresenterebbero la privazione del necessario sostegno vitale, che ha come naturale conseguenza l’abbandono terapeutico, primo passo verso una forma mascherata di eutanasia.

Ci dimentica, poi, del rapporto fondamentale tra medico e paziente, il rapporto personale che viene instaurato, la coscienza dello stesso medico, e non ultimo il rapporto tra paziente, medico e familiari.

Si incentiva la strada della solitudine, l’abbandono della persona non più utile o, magari si esprime il giudizio sulla qualità della vita stessa.

Tutti questi pseudo provvedimenti, solidaristici o compassionevoli, non possono portare alla decisione ultima di togliere la vita alla persona umana.

Mcl invita a riflettere su queste tematiche, lasciando da parte posizioni ideologiche,tenendo sempre presente il bene indisponibile della vita.

Lamezia Terme, 26 marzo 2014.

Il Presidente Regionale MCL
Avv. Vincenzo Massara

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ZENIT Staff

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