Matteo Truffelli nuovo presidente di Azione Cattolica italiana

Emiliano, 44 anni, è stato nominato dal Consiglio permanente della Cei. Subentra a Franco Miano, presidente dell’Associazione dal 2008

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È Matteo Truffelli il nuovo presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. La nomina, per il triennio 2014-2017, è stata comunicata oggi pomeriggio dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel corso dei lavori della 66° Assemblea generale dei presuli italiani.

Subentra quindi a Franco Emiliano, presidente di Azione Cattolica italiana dal 27 maggio 2008 e poi confermato per un ulteriore triennio, il 25 maggio 2011, dal Consiglio permanente CEI. Lo stesso Consiglio ha ora eletto Matteo Truffelli, emiliano, 44 anni, sposato, all’interno della terna di nomi che il Consiglio nazionale di Ac aveva indicato dopo la conclusione della XV Assemblea nazionale dell’Associazione.

Il nuovo presidente è docente di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Parma, è stato delegato regionale di Ac per l’Emilia Romagna dal 2008 al 2014, e, come Miano, ha diretto l’Istituto per lo studio dei problemi politici e sociali «Vittorio Bachelet», del cui Consiglio scientifico è attualmente membro.

“Accolgo la designazione alla presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprimendo innanzitutto tanta gratitudine al Consiglio nazionale dell’Associazione e ai Vescovi italiani, che mi hanno chiamato a una responsabilità così bella e impegnativa”, ha dichiarato Truffelli appena dopo la notizia della nomina.

“La fiducia che i nostri Vescovi hanno riposto nella mia persona – ha aggiunto – è la rinnovata espressione di quella ‘stima’ e di quell”affetto’, di quella ‘simpatia e fiducia’ con cui i nostri Pastori guardano all’Azione Cattolica Italiana”.

A tutti i vescovi italiani, il neo presidente ha quindi ricordato le parole già espresse nel Messaggio finale della XV Assemblea nazionale di Ac: “In questo momento noi ci siamo, nei piccoli centri di mare o di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei quartieri dove straripa il malaffare e nelle cittadine operose e produttive. Ci siamo per sostenere la ricerca di senso e speranza che alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire ‘sentieri di gioia’ con i ragazzi, i giovani e gli adulti dei nostri territori. Ci siamo per testimoniare l’amore privilegiato di Dio verso chi si sente vinto dalle difficoltà, in particolare i giovani senza lavoro, le famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati sfruttati, i poveri senza speranza’”.

Il presidente uscente Miano ha salutato l’Azione Cattolica italiana esprimendo “gioia e gratitudine” per il suo mandato. “L’avvicendamento nel servizio all’Ac nazionale nell’ottica della corresponsabilità è un segno bello e importante della continuità nella vita associativa e del cammino sempre nuovo a cui l’Azione Cattolica è chiamata”, ha detto.

Ha poi dichiarato di aver accolto con questa nomina con una “gioia ancora più grande” perché “Matteo sarà sicuramente una bella figura di Presidente, in quanto è persona sobria ed essenziale, forte e generosa, colta e semplice, laico credente e ricco di passione associativa”. (S.C.)

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ZENIT Staff

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