"Mario Sironi"

Con la proiezione del documentario, si conclude lunedì 2 dicembre allo Spazio Oberdan a Milano il ciclo di incontri “Intelligenze scomode del Novecento”

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Lunedì 2 dicembre alle ore 18, nella Sala Alda Merini di Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano: proiezione del documentario ”Mario Sironi”, tratto dalla serie “Intelligenze scomode del Novecento” curata da Giano Accame e prodotta da Rai Educational. Nel video, Duccio Trombadori commenta l’opera del “più grande dei pittori murali del Novecento”. Introducono la proiezione Luca Gallesi, curatore dell’iniziativa, e Elena Pontiggia, critico d’arte. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

“Mario Sironi” è il terzo ed ultimo appuntamento dell’edizione 2013 del ciclo di incontri “Intelligenze scomode del Novecento”, promosso da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura in collaborazione con Ares/Associazione Ricerche e Studi e curato da Luca Gallesi.

I documentari “Intelligenze scomode del Novecento”, in onda su RaiTre e riproposti allo Spazio Oberdan con il commento di giornalisti, scrittori e accademici, raccontano i grandi pensatori del XX secolo ed il loro lascito ideale, ancora oggi ai vertici dei rispettivi campi letterari e artistici. Dopo gli autori stranieri, tra cui Pound, Céline, Jünger, trattati nelle precedenti edizioni, quest’anno è stata la volta di tre intellettuali italiani, tra i più importanti innovatori del secolo scorso: Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Mario Sironi.

“Vogliamo dare voce, risalto e spazio a intellettuali e pensatori che hanno segnato profondamente il Ventesimo Secolo, caratterizzato dagli orrori totalitari ma anche da slanci e idee che hanno reso l’Italia protagonista nel mondo. – commenta Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano – Il lascito di questi pensatori è fondato sulla rilevanza da assegnare ai valori realmente fondanti di un popolo e di una comunità: la Tradizione, l’Identità, l’Appartenenza. Le cosiddette “Intelligenze scomode” ci aiuteranno a essere Italiani più consapevoli e fieri del grande patrimonio, ideale e culturale, che ha segnato la nostra evoluzione storica.”

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ZENIT Staff

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