Maria illumina anche i direttori delle radio

Corso di formazione mariologica per i direttori di Radio Maria

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ROMA, martedì, 26 gennaio 2010 (ZENIT.org).- E’ stato presentato, lunedì 25 gennaio, presso la Pontificia Università Antonianum di Roma il corso di formazione in “Mariologia e Comunicazione” per i direttori di Radio Maria.

Il corso organizzato dalla World Family of Radio Maria si svolgerà in collaborazione con la Pontificia Accademia Mariana Internationalis (PAMI) e vedrà la partecipazione di docenti della Pontificia Università S. Tommaso D’Aquino, della Università Europea di Roma e della scuola di giornalismo della LUMSA (Libera Università degli Studi Maria SS. Assunta di Roma).

All’apertura dei lavori Emanuele Ferrario, presidente della World Family of Radio Maria, ha raccontato come da una prima Radio Maria in Italia, oggi le Radio Maria sono diventate 58 e sono presenti in 55 paesi di tutti i continenti.

La World Family of Radio Maria è una organizzazione non governativa (ONG) che nasce giuridicamente nel 1998 e che ha come socio fondatore l’Associazione italiana Radio Maria. Attualmente è composta da quaranta Associazioni nazionali membri associati, presenti in altrettanti paesi e sparse nei vari continenti, di cui ben undici in Africa. 

Tra le finalità istituzionali di World Family c’è la volontà di perseguire con metodo e continuità un’azione esclusivamente educativa e formativa nella promozione dei mezzi di comunicazione e radiodiffusione, principalmente nei paesi in via di sviluppo; favorire la crescita sociale e culturale dei paesi in cui opera, attraverso la promozione dei loro valori sociali, culturali e religiosi, per il miglioramento della convivenza e la valorizzazione delle risorse umane, con l’ausilio di trasmissioni radiofoniche e divulgazione di eventi locali specifici; promuovere la diffusione di un messaggio evangelico di gioia e speranza con un’attenzione particolare per i malati ed i poveri, secondo l’insegnamento del magistero della Chiesa cattolica.

Inoltre la World Family garantisce la formazione del personale, esclusivamente locale, per la sua partecipazione attiva a tutte le fasi di progettazione, realizzazione e gestione; promuove la formazione professionale, specialmente nell’ambito delle comunicazioni con la supervisione delle istituzioni locali competenti; organizza l’aiuto finanziario e la fornitura di materiali per la realizzazione di progetti completi nell’ambito dei mezzi di comunicazione, specialmente nei paesi in via di sviluppo.

Padre Vincenzo e Battaglia O.F.M e padre Stefano Cecchin O.F.M., rispettivamente Presidente e Segretario della PAMI (http://www.accademiamariana.org) hanno illustrato il corso di mariologia sottolineando come quello della formazione sia uno dei compiti specifici dell’Accademia.

Nata su iniziativa di padre Carlo Balić (1899-1977), titolare della cattedra di mariologia, al fine di preparazione del primo centenario del dogma dell’Immacolata, l’Accademia divenne Pontificia l’8 dicembre 1959, quando il Sommo Pontefice Giovanni XXIII, promulgò il motu proprio ‘Maiora in dies’.

Nel 1995 al PAMI, come a tutte le Pontificie Accademie, fu richiesta una revisione dei propri Statuti in vista di un aggiornamento e di un rinnovamento delle stesse attività e dei rapporti con la Santa Sede.

Con i nuovi Statuti, approvati da Giovanni Paolo II  l’8 gennaio 1996, la PAMI è membro del Pontificio Consiglio della Cultura ed ha il compito di organizzare i Congressi mariani a livello internazionale.

Il Presidente e il Segretario sono diventati di nomina pontificia e dal 13 giugno 1998, rinnovando la Convenzione che la aggrega alla Pontificia Università Antonianum, la PAMI ha istituito la cattedra di studi mariologici “Beato Giovanni Duns Scoto” all’interno della Facoltà di Teologia.

Inoltre la PAMI ha iniziato il progetto di un coordinamento dei docenti di mariologia.

Padre Marco Salvati dell’Angelicum ha illustrato l’aspetto salvifico e teologico del corso di mariologia, mentre i professori Angelo Paoluzi e Luigi Re della scuola di giornalismo della Lumsa hanno illustrato il modulo di teorie e tecniche del giornalismo radiofonico e stampato.

In merito al modulo sulla direzione editoriale, Antonio Gaspari dell’Università Europea di Roma, ha indicato le tre sfide del giornalismo cattolico: la prima riguardante il metodo di discernimento per cercare e trovare la verità; la seconda relativa alla scoperta e diffusione della buona notizia, rifiutando la logica cinica e utilitarista del “bad news is good news”; e la terza nel superare l’ipocrita e deviante condizionamento del “politically correct” a favore di una ricerca di verità, giustizia e bellezza.

In merito alla formazione mariana con orientamento mediatico ha parlato padre Francisco Palacios, coordinatore di tutti i direttori delle Radio Maria nel mondo.

Padre Francisco ha sottolineato che la mariologia sarà l’anima del corso di formazione, anche perchè “si combina con una linea fondamentale del nostro servizio di evangelizzazione fatta attraverso la radiofonia”.

In questo senso padre Francisco ha precisato che compito del corso è quello di “combinare lo spirito missionario mariano con la professionalità giornalistica in modo che Radio Maria guidi gli ascoltatori di ogni parte del mondo a leggere la realtà e rispondere alle domande di fede”.

“Intendiamo presentare la Buona Novella del Vangelo – ha affermato il coordinatore dei direttori – perchè possa cambiare in meglio la vita e la cultura delle persone”.

“Attraverso la radio – ha aggiunto – i direttori devono esprimere la visione mariana della persona, della comunità e del mondo, costruendo un cammino che porta all’incontro con Dio. Vogliamo arrivare a tutto il mondo, e per questo abbiamo bisogno d’un fuoco veramente vivace e continuo. Siamo, o vogliamo essere, discepoli de Maria e attraverso la Vergine intendiamo portare la storia della salvezza nei tempi moderni”.

“Il nostro compito – ha concluso padre Francisco – non è solo quello di fare radio trasmettendo dei bei messaggi, noi intendiamo produrre un cambio nel pensiero degli ascoltatori, vogliamo cercare e testimoniare la verità che è Gesù Cristo. In un certo senso Radio Maria indica una linea di pensiero coerente con i valori del Vangelo; e in definitiva cerca di comunicare Cristo oggi”.

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ZENIT Staff

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