Maradiaga in Texas per visitare i migranti centroamericani detenuti a Dilley

L’arcivescovo di Tegucigalpa informerà il Papa della situazione di queste persone, in vista del suo prossimo viaggio negli Stati Uniti

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La situazione di centinaia di migranti, soprattutto messicani e centroamericani, fermati dalle autorità, ha spinto il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, a recarsi a San Antonio, in Texas, per incontrare l’arcivescovo di questa città, mons. Gustavo García Siller, e informarsi sulla questione. Ne dà notizia l’agenzia Fides, informando che nel gruppo di migranti incontrato dal porporato c’è anche un gran numero di honduregni che si trovano nel più grande Centro di detenzione degli Stati Uniti, a Dilley, nei pressi di San Antonio.

Dopo la visita al Centro di detenzione, effettuata lo scorso fine settimana insieme all’arcivescovo Garcia Siller, il card. Rodriguez Maradiaga ha parlato in conferenza stampa della situazione che spinge i connazionali honduregni come altre persone di paesi come il Guatemala e El Salvador a tentare di emigrare negli Stati Uniti.

Nella regione infatti “ci sono situazioni di violenza e situazioni di povertà che hanno portato all’esodo in massa di queste persone”, ha spiegato il l’arcivescovo, anche presidente di Caritas Internationalis. Inoltre ha dichiarato alla stampa che la sua visita servirà anche per riferire al Santo Padre della situazione, adesso che si programma la visita di Papa Francesco negli Stati Uniti.

La nota pervenuta a Fides ricorda che l’estate dello scorso anno il confine tra Stati Uniti e Messico ha visto un aumento allarmante del numero di bambini e adolescenti che viaggiano soli, non accompagnati da un adulto, per cui si è parlato di “crisi umanitaria”. Molti di questi minorenni sono ancora nel Centro di Dilley e il cardinale è riuscito a parlare con qualcuno di loro, perché sono sotto la custodia e assistenza della Chiesa cattolica di San Antonio. 

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ZENIT Staff

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