Manifestazioni di cristiani in India dopo gli attacchi induisti

I cristiani di Bhopal in strada

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BHOPAL, giovedì, 22 aprile 2010 (ZENIT.org).- Nello Stato indiano del Madhya Pradesh, i cristiani hanno manifestato per le strade dopo una serie di attacchi perpetrati da induisti, ha reso noto Eglises d’Asie, l’agenzia delle Missioni Estere di Parigi.

A Bhopal, capitale del Madhya Pradesh, c’è stata una grande manifestazione il 18 aprile, il giorno dopo l’attacco a un gruppo di cristiani protestanti durante un incontro di preghiera, che ha provocato almeno un morto e tre feriti.

Il pomeriggio di sabato 17 aprile, una trentina di uomini con il volto coperto da un panno giallo ha fatto irruzione in un centro di preghiera nella località di Saliya e ha attaccato i presenti.

All’incontro partecipavano più di 400 fedeli. Stavano cantando un inno a occhi chiusi quando gli assalitori sono entrati e hanno iniziato a colpirli, accusandoli di provocare conversioni forzate.

Prima di andarsene, gli assalitori hanno distrutto il materiale liturgico, le Bibbie e i veicoli dei cristiani.

Mentre i fedeli fuggivano nel buio, un giovane di 25 anni, Amit Gilbert, è morto cadendo in un pozzo e annegando. Altre tre persone sono rimaste gravemente ferite; una di loro ha la colonna vertebrale rotta.

Dopo l’assalto la polizia ha arrestato sette persone, anche se non ha rivelato alcun dettaglio sull’identità degli aggressori.

Si tratta del secondo attacco in due giorni a cristiani durante incontri di preghiera nel Madhya Pradesh.

In una sessioen evangelica che migliaia di persone hanno celebrato dal 13 al 15 aprile nel grande stadio della città di Balaghat, alcuni militanti induisti, dopo vari tentativi falliti di entrare, hanno lanciato una bomba Molotov, che non ha provocato vittime.

Il giorno della fine dell’incontro, giovedì scorso, circa 200 militanti induisti, identificati dalle forze dell’ordine come appartenenti al Bharatya Janata Party (BJP, Partito del popolo indiano) e al Bajrang Dal, hanno cercato nuovamente di entrare nello stadio.

La polizia è riuscita a trattenerli e ha arrestato 22 di loro, che avevano attaccato gli agenti lanciando pietre.

Nonostante questo, al termine dell’incontro, quando i cristiani stavano uscendo dallo stadio, gli induisti li hanno attaccati, provocando numerosi feriti.

L’incidente aveva costretto le forze dell’ordine a difendere le chiese e i sacerdoti di tutta la regione, com’era accaduto nell’attacco fallito alla Cattedrale siro-malabar di Satna nel marzo scorso.

Il 15 aprile, l’Arcivescovo cattolico di Bhopal, monsignor Leo Cornelio, ha ricordato al Governo durante una conferenza stampa il suo “dovere di difendere tutti i cittadini, senza distinzione di casta, religione o di altro genere”.

Ha anche sottolineato che la violenza contro i cristiani è aumentata costantemente dal 2003, anno dell’arrivo al potere del BJP.

Secondo alcune statistiche della Chiesa locale, da quel momento ci sono stati più di 170 attacchi anticristiani.

“Non cederemo di fronte alla pressione”, ha ad ogni modo dichiarato il presule, esortando alla partecipazione a una manifestazione pacifica svoltasi domenica 18 aprile.

L’attacco del fine settimana scorso ha rafforzato la determinazione dei cristiani, e in più di 5.000 hanno partecipato domenica alla marcia per le vie di Bhopal, con una temperatura superiore ai 40º C.

I manifestanti portavano striscioni e bandiere e hanno chiesto rispetto per i diritti dei cristiani e delle minoranze e sanzioni contro le aggressioni nei loro confronti.

Una marcia parallela è stata celebrata a Saliya, dove i cristiani hanno chiesto la fine delle violenze contro la loro comunità.

Si stima che nel Madhya Pradesh i cristiani rappresentino meno dell’1% su una popolazione di 55 milioni di persone, per il 91% induista.

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ZENIT Staff

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