Daily meditation on the Gospel

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Mandato per salvare — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Mercoledì 26 aprile 2017 – della II Settimana di Pasqua, Feria

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Lettura
«È lui che, come è nato per opera dello Spirito Santo da una vergine madre, così rende feconda la Chiesa, sua Sposa illibata, con il soffio vitale dello stesso Spirito, perché mediante la rinascita del battesimo, venga generata una moltitudine innumerevole di figli di Dio. Di costoro è scritto: “Non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1, 13). È in lui che viene benedetta la discendenza di Abramo e tutto il mondo riceve l’adozione divina. Il Patriarca diventa padre delle genti, ma i figli della promessa nascono dalla fede, non dalla carne. È lui che, eliminando ogni discriminazione di popoli, e radunando tutti da ogni nazione, forma di tante pecorelle un solo gregge santo. Così ogni giorno compie quanto aveva già promesso, dicendo: “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge e un solo pastore” (Gv 10,16)» (san Leone Magno, papa).
Meditazione
Il mistero pasquale è infinito, inesauribile. Ed è bene che sia così, perché Dio possa continuare ad essere mistero insondabile che suscita continuamente interrogativi di giustizia nel cuore dell’uomo. E il Vangelo di oggi ci pone una domanda fondamentale: perché continui a renderti schiavo delle opere delle tenebre, anziché innamorarti di quelle della luce? Per superare questo giudizio, Gesù ci invita a guardare alla sua Pasqua come unico momento di salvezza: il Figlio dell’uomo non è venuto per condannare ma per salvare. La croce e la risurrezione di Cristo mostrano con chiarezza questa verità: l’Amore ha visto l’odio sulla terra, lo ha preso su di sé per trasformarlo in Amore; la Pace ha sentito il boato della guerra che squarcia la storia dell’umanità e, nella sua morte, lo ha trasformato in Fraternità; la Vita ha chinato il capo sulla condizione di morte dell’umanità e ci ha consegnati alla Vita divina. Il risultato di tutto ciò è un caloroso invito ad amare la Vita pienamente. La via per impegnarsi in questo senso è – come rivela Gesù stesso – fare la verità; si tratta di rendere visibile la Verità nelle opere. È un invito a riscoprire la delicatezza con cui il Verbo ha assunto l’umanità e ha trattato l’umanità; ripensiamo a quanto Dio dice a Mosè quando intende avvicinarsi al roveto ardente: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!» (Es 3,5). La Pasqua ha rivelato più che mai che la nostra umanità è per il Padre luogo santo; cosa aspettiamo a prenderne coscienza e ad accettarne le conseguenze?
Preghiera
O Dio, che con la Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa’ che il mistero celebrato ogni anno nella fede si attui per sempre nell’amore.
Agire
Chiediamo allo Spirito Santo di renderci testimoni veri della Pasqua, per portare amore dove c’è odio.
Meditazione del giorno a cura di Don Emilio Bettini, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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