MadreLingua: un supplemento culturale della Società Dante Alighieri

Disponibile anche nella versione online sul sito www.ladante.it/madrelingua

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di Antonio D’Angiò

ROMA, domenica, 5 agosto 2012 (ZENIT.org) – Dalla primavera del 2011 la Società Dante Alighieri (SDA), in collaborazione con L’Istituto Centrale di Statistica (ISTAT) e con la rivista di geopolitica LIMES ha avviato un nuovo progetto editoriale, “Madrelingua” che, come scritto dal Direttore responsabile e presidente della SDA Bruno Bottai nel primo editoriale, nasce “per soddisfare la crescente domanda di partecipazione al dibattito culturale proveniente sia dalla comunità italiana all’estero che dai cittadini del nostro paese”.

Quattro pagine (l’ultima solitamente pubblicitaria), a colori, ben corredate da grafici, tabelle e carte geografiche, come nella natura dei partner editoriali della SDA, cioè ISTAT e LIMES, è disponibile non solo in formato cartaceo ma anche nella versione online su www.ladante.it/madrelingua.

In questi primi numeri, che hanno spaziato dai temi del multiculturalismo a quelli dell’Europa sino alla bellezza della cultura, hanno trovato ospitalità diversi protagonisti importanti del dibattito politico e culturale europeo.  Solo per citarne alcuni, dal sociologo Bauman che ha parlato del rapporto tra carta e video e di come cambia il modo di leggere dei lettori; all’antropologo Marc Augè che si è soffermato sui temi del multiculturalismo e dell’identità collettiva; sino alle riflessioni dell’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato che ha approfondito le cause del crescente distacco dell’opinione pubblica dall’Unione Europea.

Su questi temi di carattere generale, si sono innestate importanti ricerche di natura più letteraria le quali hanno trovato adeguata valorizzazione tramite un supporto grafico / numerico.

<p>Vogliamo qui ripercorrere tre di questi temi, cioè quelli sulla lingua, sulla presenza degli stranieri nelle scuole italiane e sulla lettura dei libri, valorizzando in particolare alcuni elementi numerici.

Nell’articolo del linguista Louis-Jean Calvet, dall’intrigante titolo “un barometro per pesare le lingue” si racconta dell’obiettivo di misurare il peso di una lingua nel mondo. Per fare questo si è partiti analizzando due dati: le “lingue nel mondo per numero di parlanti” e le “lingue nel mondo in base al fattore lingua ufficiale” per poi applicare a questi dei sistemi di pesatura più sofisticati: di seguito le classifiche con le prime cinque posizioni e al fianco il corrispondente valore numerico.

Le lingue nel mondo per numero di parlanti:  Mandarino (845,4 milioni); Spagnolo (328,5); Inglese (328); Arabo (221,9); Hindi (181,7). Concentrando invece l’attenzione su le “lingue nel mondo in base al fattore lingua ufficiale”, si presenta questa classifica: Inglese (63 paesi), Francese (36); Spagnolo (21), Arabo (21), Portoghese (8).

Luca Serianni, storico della Lingua e vicepresidente della SDA, nel suo articolo dal titolo “Senza lingua non può esserci integrazione” trova a corredo delle affermazioni alcuni istogrammi che mostrano come nell’anno scolastico 2009-2010 sia di poco superiore all’8% il valore percentuale della popolazione straniera nei tre gradi di istruzione (infanzia, primaria e secondaria), mentre, dei ragazzi nati in Italia, il 74,9% frequenta la scuola dell’infanzia, il 48,6% la scuola primaria e il 14,6% la secondaria superiore. Per chiudere così: “Garantire il successo scolastico dei singoli alunni, a cominciare dalla padronanza della lingua, è una risorsa economica, oltre che un dovere civile, per l’intera società”.

Infine, a compendio delle interviste agli editor di due case editrici (Burei di Edizioni Estemporanee e De Michelis di Marsilio), sul ruolo degli e-book e dei testi cartacei, tramite un grafico che confronta, per fasce di età, la percentuale di maschi o femmine che hanno letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi (orientativamente il 2010) si evidenzia: circa il 40% degli uomini ha letto almeno un libro mentre tale percentuale cresce a quasi il 55% per le donne. Nella fascia di età tra gli 11 e i 17 si presentano le percentuali più elevate di lettura di almeno un libro nel corso di un anno.

In tale ambito afferma De Michelis: “La cosa straordinaria dell’editoria on-line è che offre opportunità impraticabili per il cartaceo, come la multimedialità” e questo trova conferma con Madrelingua. Infatti, utilizzando articoli non molto lunghi, interviste, grafici e tabelle; Flavio Alivernini, Andrea Ciarlariello e Giacomo Levi che curano tutta la parte redazionale di MadreLingua, presentano ai lettori un progetto editoriale che attualizza e valorizza il ruolo de La Dante e di cui se ne può fruire, semplicemente, utilizzando il web.

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ZENIT Staff

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