Madre Agnese Tribbioli, “Giusta tra le nazioni”

di Nina Serago

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ROMA, martedì, 16 marzo 2010 (ZENIT.org).- “Un’operaia silenziosa” così è stata definita Madre Agnese Tribbioli, fondatrice nel 1927 della Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe,  da suor Emanuela Vignozzi, Vicaria Generale della Congregazione e ospite ai microfoni  di Tele Radio Padre Pio.

Di grande importanza fu l’opera di Madre Agnese a favore degli ebrei durante la Seconda Guerra mondiale, ai quali la Madre diede rifugio nella Casa generalizia dell’Istituto, salvandoli dai nazifascisti. Per la sua azione di difesa degli ebrei, il 15 settembre 2009, la Commissione esaminatrice dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha stabilito che il nome di Madre Agnese Tribbioli fosse inserito nell’elenco dei “Giusti tra le nazioni”.

Il riconoscimento ufficiale dell’onorificenza avverrà nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Firenze il 18 marzo 2010, presso il Salone dei 500 Palazzo Vecchio. A Madre Marta Lombardi, attuale Superiora della Congregazione, Gideon Meir, Ambasciatore d’Israele in Italia, consegnerà la Medaglia e la Pergamena dell’Istituto YAD Vashem di Gerusalemme.

“Un evento importante che sottolinea e valorizza l’operato silenzioso di una semplice donna il cui principio ispiratore della sua vita consacrata è sempre stata l’accoglienza –  ricorda suor Emanuela -e di cui è in corso la causa di beatificazione”.  

“Il 18 marzo rappresenta per tutti noi – continua suor Emanuela –, e per la nostra Congregazione una data importante. Essere riconosciuta ‘Giusta tra le nazioni’ da esponenti di altre religioni significa aver conquistato un tassello importante che va ad arricchire il processo di beatificazione di Madre Agnese Tribbioli”.

“La Madre – ha continuato – è stata sempre molto umile, modesta, non raccontava mai quello che aveva effettuato nel corso della sua vita. Anche in questo caso operò silenziosamente, per non allarmare la comunità per i rischi che avrebbe creato questa azione assistenziale nei confronti degli ebrei”. 

“Se siamo arrivati a questo riconoscimento – ha detto poi – è grazie all’interessamento di Cesare e Vittorio Sacerdoti, figli di uno dei tanti ebrei salvati dalla Madre. In tutti questi anni, sono stati  promotori di questa iniziativa che hanno vissuto come un dovere di riconoscenza verso la Madre che li ha salvati”.

“Nessuno di noi si sarebbe aspettato un evento così mediatico per una donna così silenziosa”, ha osservato suor Emanuela.

Un riconoscimento che verrà consegnato alla vigilia della Solennità di San Giuseppe di cui Madre Agnese era tanto devota chiamando così la congregazione da lei fondata Pie Operaie di San Giuseppe.

 “La Madre aveva preso come esempio San Giuseppe – sottolinea suor Emanuela Vignozzi  – l’uomo del silenzio, l’uomo che ha lavorato nel nascondimento ed è parte integrante del carisma della nostra congregazione”.

“Trovarci alla vigilia di San Giuseppe, con questa onorificenza pubblica, ci onora e ci invita a ringraziare il Signore che ci ha donato questa gioia e questa luce. Essere riconosciuta ‘Giusta tra le nazioni’ non fa altro che confermare la santità di Madre Agnese Tribbioli”, conclude infine. 

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ZENIT Staff

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