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L’ultimo momento utile

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 13,1-9

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Lettura
Il Vangelo di questa domenica è tratto dalla testimonianza di  san Luca che ci riporta il modo in cui Gesù, con più autorevolezza, ci chiama alla conversione. Nella prima parte della perìcope alcune persone riferiscono al Maestro dell’atroce morte di diversi pellegrini giunti a Gerusalemme. Gesù non entra nel merito della questione politica sottointesa , né accetta la supposizione dei suoi interlocutori: i pellegrini sarebbero morti per aver commesso un qualche peccato. Gesù, invece, narra la parabola del fico che non porta frutto: il padrone della vigna attenderà un altro anno prima di farlo tagliare.
Meditazione
«Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani» diceva Tertulliano nel II secolo, come a voler dare una spiegazione di tutti quei morti, perseguitati e uccisi a causa della fede. Oggi, molti secoli dopo, ci potremmo chiedere se da quel seme è cresciuto un albero robusto, che porta frutto abbondante. La nostra fede è tanto forte e salda così che potremo presentare frutti al Signore quando lo incontreremo? Ricordiamo, certamente, le recenti immagini di quei cristiani, vestiti con tute arancioni, che, camminando sulle rive del Nord Africa, circa un anno fa, mentre invocavano il Signore un’istante prima di essere decapitati dai terroristi islamici. Erano uomini credenti, che non avevano rinnegato la fede in Gesù e avevano preferito morire. Perché succede tutto questo? E Dio, il Dio che loro invocano, perché non ha fatto nulla? Hanno forse meritato questa morte? E Dio è indifferente? Anche Gesù, a cui i suoi coevi pongono queste domande, non ci aiuta. In quel momento non fornisce una spiegazione alla sofferenza innocente – lo farà con la Croce – ma ci avverte: dobbiamo cambiare prospettiva. Non è la domanda sul perché, quella a cui bisogna rispondere, quanto piuttosto la questione sulla nostra preparazione, sulla nostra conversione. Dio conosce le ragioni; noi, con fiducia, dobbiamo dunque prepararci per il nostro incontro con il Signore, portare il nostro frutto da consegnare nelle sue mani. La parabola di Gesù ci dà un’ultima possibilità. Ancora una volta, ancora quest’anno, il Signore curerà l’albero. Ancora una volta farà tutto il possibile per aiutarci a dare il frutto che dovremmo portare. Coglieremo quest’occasione, l’ultima?
Preghiera
Tu ci aiuti in ogni modo con la tua Grazia, Signore, ma noi non ti ascoltiamo, non ti vediamo. Non cambiamo atteggiamento neppure dinanzi al martirio dei nostri fratelli sulle vicine coste libiche. Svegliaci, Signore, scuotici! Aiutaci a cogliere quest’ultima possibilità che ci offri per convertirci!
Agire
Oggi m’impegnerò a dare un piccolo segno del mio essere cristiano: faccio il segno della croce in pubblico, o esprimo la mia opinione da credente, oppure compio un’opera buona indicando che la compio per Cristo.
Meditazione del giorno a cura di Alexandra von Teuffenbach, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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