ll Congresso Mondiale della Misericordia per la prima volta in America Latina

I vescovi colombiani ed il Presidente del Congresso, il card. Schönborn, aspettano a Bogotà un gran numero di partecipanti dal mondo intero

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ROMA, sabato, 6 ottobre 2012 (ZENIT.org) – È la prima volta che avrà luogo, dopo Roma in 2008 e Cracovia in 2011, un Congresso della Divina Misericordia fuori Europa. Il Cardinale Schönborn segnala che la capitale colombiana è stata selezionata per la sua attitudine ad andare al cuore del vangelo ed ad offrire un’ispirazione per la Chiesa d’oggi. Il Congresso svilupperà quanto il tema della Misericordia è centrale per la vita cristiana dei nostri contemporanei. Tramite  la Divina Misericordia, sempre nuove persone trovano un nuovo accesso al vangelo.

S.E. Mons. Garcia ha annunciato che, durante il Congresso, la Divina Misericordia prenderà tutto il suo significato come servizio dello slancio missionario della Chiesa. Il vescovo sudamericano è stato incaricato della preparazione del congresso dalla Conferenza Episcopale colombiana. 

“Senza la missione la Chiesa muore” ha sottolineato inoltre Mons. Garcia. Lo slancio missionario della comunità cristiana non può dispiegarsi che a partire da un’esperienza personale della Misericordia. Accanto a questa conversione personale, è una conversione pastorale che sarà anche determinante per l’avvenire della Chiesa”.

La Misericordia consiste nel fatto che non aspettiamo che le persone vengano a noi. Al contrario, siamo noi che andiamo incontro a loro, casa per casa, per portare il messaggio della Misericordia”.  Sua Ecc.za Mons. Garcia aggiunse ancora : “se una parrocchia non è missionaria, non ha misericordia. “

In più di un impulso forte, per il rinnovo della Chiesa, la Chiesa colombiana aspetta dal Congresso mondiale un contributo ad una pace stabile in questo paese ferito da decenni di guerre civili e di conflitti dovuti alla droga. “La strada della Divina Misericordia è per noi una strada di fiducia, perché la Colombia ha bisogno di una strada di pace”,  diceva ancora il vescovo di Istmina. 

La Misericordia come paradigma.

 La Divina Misericordia è un termine-chiave nel Pontificato del Papa Giovanni Paolo II (1978 -2005). Durante l’anno giubilare del 2000, egli introdusse la prima domenica dopo Pasqua come festa della Divina Misericordia ;  poi, canonizzò la religiosa Sr Faustina Kowalska (1905 -1938), le visioni della quale hanno avuto un’incidenza determinante per la spiritualità della Misericordia.  Giovanni Paolo II è deceduto precisamente la veglia della Domenica della Misericordia. Durante la sua ultima visita in Polonia (nel 2002), egli ha inaugurato a Cracovia il nuovo santuario della Divina Misericordia, insistendo: “Non c’é altra sorgente di speranza per l’uomo all’infuori della Misericordia di Dio”.

Un tema comune per l’avvenire

L’idea di un Congresso Mondiale della Misericordia è nata dopo la morte del Papa Wojtyla durante un incontro di vescovi e di sacerdoti con il Cardinale Schönborn a Cracovia. Essa  è stata incoraggiata largamente da Papa Benedetto. Nel programma del Congresso ci saranno tempi di  conferenze,  testimonianze, possibità d’incontri per scambiarsi le esperienze. La preghiera avrà, come al solito, la parte principale.

Padre Patrice Chocholski ci ricorda che accanto ai Congressi Mondiali, si sviluppano, da parecchi anni dei Congressi continentali e nazionali della Misericordia,. Per esempio, a fine ottobre a Bangkok avrà luogo il secondo Congresso asiatico della Misericordia. Il prete francese precisa che le comunità buddiste parteciperanno anche a questo incontro di tre giorni in Tailandia. In quanto segretario generale dei Congressi Mondiali ed in quanto parroco a Lione, aggiunge:  “questo ci dimostra che per i cattolici, altri cristiani ed i buddisti, la Misericordia è un tema comune determinante che dobbiamo condividere in vista della futuro mondo globale.”

Per maggiori informazioni, consultare il sito: www.wacom2014.org

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ZENIT Staff

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