"Testimoni del Mistero. Le reliquie di Gesù" di Grzegorz Górny e Janusz Rosikoń edito in lingua italiana dalla Libreria Editrice Vaticana - Foto © LEV / Servizio Fotografico - Vatican Media

LEV: Presentazione del volume "Testimoni del Mistero. Le reliquie di Gesù"

Comunicato Stampa – Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede

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Si svolgerà il giorno 28 marzo alle ore 17.00 a Palazzo della Rovere presso L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme la presentazione del volume Testimoni del Mistero. Le reliquie di Gesù di Grzegorz Górny e Janusz Rosikoń edito in lingua italiana dalla Libreria Editrice Vaticana. Dopo il saluto dell’Ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, Governatore Generale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, interverranno fra Giulio Cesareo OFMConv. responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e gli autori del volume Grzegorz Górny e Janusz Rosikoń. L’evento sarà moderato dalla giornalista di Vatican News, Barbara Castelli.
IL VOLUME
Una novità nel panorama degli studi sulle reliquie è rappresentata da Testimoni del mistero. Le reliquie di Gesù, il nuovo volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede a firma del giornalista Grzegorz Górny e del fotografo Janusz Rosikoń. Una ricerca, frutto della collaborazione di storici e scienziati, che indaga e mostra l’autenticità delle reliquie di Cristo. Sfogliando questo volume il lettore si troverà a contatto con le loro conclusioni, supportate da una fede profonda, e con prove documentarie basate su fonti e analisi scientifiche. Le reliquie legate alla passione, morte e sepoltura di Cristo continuano, infatti, a suscitare ancora enigmi nella comunità scientifica. Tra quelle studiate e fotografate in questo volume, sono presenti – accanto alla ben più nota Sacra Sindone di Torino – la Croce, i chiodi, la Corona di spine, la Colonna della Flagellazione, la tunica di Cristo, il Volto Santo di Manoppello, il Sudario di Oviedo e altre.
Lavorare a stretto contatto con le reliquie per il fotografo Janusz Rosikoń è stata una esperienza significativa. Egli stesso ha sottolineato in che modo questo contatto profondo con i sacri resti gli abbia fatto comprendere come scienza e fede possano essere due elementi complementari capaci di rafforzarsi l’una con l’altra in un unico approccio: «Non volevo fotografare soltanto le reliquie in luoghi diversi. Allora ho fotografato non solo le reliquie come oggetti, ma anche lo stato d’animo della fede, la religiosità dei pellegrini intorno alle reliquie. In molti casi, le mie fotografie mostrano le emozioni presenti nei volti dei pellegrini» (Zenit, Un’originale inchiesta polacca sulle reliquie di Cristo, di don Mariusz Frukacz, Częstochowa, 16 maggio 2012). Anche la sfera emozionale del giornalista Grzegorz Górny è stata profondamente segnata dall’incontro ravvicinato con le reliquie di Gesù. Non a caso egli considera questo libro il «prodotto di un lungo cammino nello spazio e nel tempo fatto di viaggi, ricerche, interviste, fotografie, dove fede e scienza si incontrano e che sottolinea come scienziati e credenti in Cristo giungano alle stesse conclusioni». Per lui le testimonianze raccolte «racchiudono un perdurante bisogno di umiltà anche per la scienza».
«Allora: le reliquie di Cristo sono simulacri, cioè riproduzioni di qualcosa che non esiste, oppure sono gli oggetti autentici con cui Gesù di Nazareth è venuto in contatto?» (pag. 6-7). Górny e Rosikoń hanno viaggiato per due anni alla ricerca delle reliquie di Cristo visitando i vari santuari del mondo nella veste di “giornalisti investigativi” e non di pellegrini e per portare a termine la loro ricerca hanno ascoltato la voce degli scienziati muniti di sofisticate attrezzature e i racconti dei narratori religiosi. Capitava spesso che queste due strade si incontrassero e che i «risultati di lunghe e dettagliate analisi, ottenute mediante tecnologie avanzate, collimavano con ciò che era stato trasmesso dalla tradizione cristiana orale e scritta». Si è scoperto infatti come scienza e religione non debbano smentirsi a vicenda. Ed è importante sottolineare come alcuni degli oggetti da loro esaminati presentino proprietà «di fronte alle quali la scienza, allo stadio attuale delle sue conoscenze, si rivela completamente impotente» (pag. 7). La tecnologia di oggi non solo non riesce a spiegare in che modo si siano formate certe reliquie ma non riesce neppure a farne delle copie. Górny e Rosikoń ci invitano a seguirli nel loro viaggio, un percorso in cui si sono «ritrovati ad essere testimoni dei limiti della scienza moderna che, a detta dei grandi luminari, deve riconoscersi ignorante e aprirsi alla dimensione del mistero» (pag. 7).

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ZENIT Staff

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