LEV presenta libro sul fondatore dei Cavalieri di Colombo

Il volume, frutto delle ricerche degli storici americani Douglas Brinkley e Julie M. Fenster, sarà presentato il 25 giugno presso l’Augustinianum di Roma

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È dedicato al fondatore della più grande organizzazione cattolica del mondo, i Cavalieri di Colombo, il volume della Libreria Editrice Vaticana che sarà presentato mercoledì 25 giugno alle ore 17.30 presso l’Istituto Patristico Augustinianum di Roma (via Paolo VI, 25).

S’intitola Il parroco – Padre Michael McGivney e il cattolicesimo americano, è frutto delle ricerche di due autori di libri storici, Douglas Brinkley e Julie M. Fenster, e narra la vita di padre Michael McGivney, sacerdote del Connecticut vissuto nell’Ottocento (1852-1890), forse il parroco più amato nella storia degli Stati Uniti d’America, fornendo anche la cronaca del suo processo di canonizzazione. All’incontro interverranno: Carl Anderson, cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo, Kevin Coyne, docente presso la Scuola di Giornalismo della Columbia University di New York, don Giuseppe Costa, direttore della LEV.

“Troppo spesso – scrivono gli autori nella prefazione – la storia cattolica americana si sofferma sulla gerarchia della Chiesa (…). Nel corso degli anni sono state scritte grandi biografie su famosi vescovi e cardinali. Il che è lodevole, ma il cuore del cattolicesimo negli Stati Uniti vive nei parroci, che diventano pertanto una parte della vita abituale dei loro parrocchiani. (…) È al parroco che molti dei 65 milioni di cattolici d’America si rivolgono nei momenti di crisi personale o quando la povertà colpisce una famiglia. Il loro servizio è quello di un essere umano che ne aiuta un altro. Scrivendo su padre McGivney, stiamo abbracciando quella grande zona oscura, onorando così tutti i parroci”.

Padre McGivney fondò nel 1882 i Knights of Columbus, organizzazione che ha aiutato a salvare innumerevoli famiglie dall’indigenza. Alla fine dell’Ottocento, la discriminazione dei cattolici americani era infatti molto diffusa. Parecchi di essi finivano per essere inghiottiti dal durissimo lavoro nelle fabbriche. Un infortunio o la morte del salariato lasciava una famiglia senza mezzi. Dopo un inizio difficile, la fondazione dei Cavalieri di Colombo è cresciuta fino a diventare un’associazione internazionale con quasi due milioni di membri.

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ZENIT Staff

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