Leonardo Sciascia, i sui filosofi, i suoi luoghi

A Napoli, il 21 e 22 novembre, il quinto appuntamento dei “Colloquia promossi dall’associazione “Amici di Leonardo Sciascia”

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Anche quest’anno l’Associazione “Amici di Leonardo Sciascia” organizza i Colloquia in concomitanza con l’anniversario della scomparsa dello scrittore (1). L’appuntamento, giunto alla quinta edizione, si tiene a Napoli il 21 e 22 novembre presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici [co-promotore dell’evento (2)] ed ha per titolo PER SPECULUM IN AENIGMATE – Leonardo Sciascia e i suoi filosofi.

Le prime tre edizioni dei Colloquia (2010 – 2012) si sono svolte a Palermo ed hanno approfondito  rispettivamente L’etica del potere in Sciascia; il mezzo secolo dalla pubblicazione del libro Il giorno della Civetta; il Sentimento e la coscienza religiosa in Sciascia. L’anno scorso a Milano, primo anno fuori dal capoluogo siciliano, ci si è concentrati sull’opera 1921+1 con il titolo “Passeggiare nel tempo con Sciascia”.

I Colloquia di quest’anno a Napoli propongono un doppio percorso, raccolto nelle domande: “Vi è una filosofia di Sciascia”?” e ancora, “Si può ritenere Sciascia oltre che un grandissimo scrittore, anche un pensatore originale?”.

Venerdì pomeriggio (21/11), la sessione dei lavori si concentra sul tema “Moralismo, Illuminismo, Razionalismo” mentre quella di sabato mattina (22/11) sviluppa la questione della Filosofia e Narrazione in Sciascia, partendo dai tanti filosofi incontrati nelle pagine dello scrittore  siciliano, da Gorgia ai francesi Pascal, Voltaire e Diderot, l’italiano Rensi sino allo spagnolo Ortega y Gasset. La Lectio inaugurale e quella conclusiva mettono a fuoco invece alcuni aspetti del pensiero dello scrittore siciliano in relazione al potere, alla giustizia e al nesso tolleranza / intolleranza.

In concomitanza con i Colloquia si presenta anche il volume della rivista annuale Todomodo, edito dalla Casa editrice Olschki, all’interno del quale vi sono gli atti del 2013 (4).  

L’argomento di quest’anno appare stridere con una realtà che vede alcuni luoghi simbolici sciasciani a Racalmuto, essere al centro di gravi problemi economici che ne stanno imponendo la vendita (come l’abitazione giovanile) oppure una drastica riduzione di attività (la Fondazione). Sull’argomento vi è un interessante articolo di Gaetano Savatteri su www.malgradotuttoweb.it (3) del 28 luglio 2014 che così chiude: “Certo, uno scrittore vive dei suoi libri, di quanto ha scritto, del pensiero che vive nelle sue pagine, ma ora è il momento di chiarire se Sciascia deve continuare a vivere ancora a  Racalmuto o se invece qualcuno ha deciso che debba cambiare residenza”. 

Non sappiamo se possa valere l’antica e abusata massima “Primum vivere, deinde philosophari”, ma probabilmente il perdurare della crisi economica e le ristrettezze dei bilanci pubblici sta imponendo un passaggio più veloce alla immaterialità per quei grandi uomini legati ai piccoli luoghi, facendoli cominciare a vivere quasi esclusivamente nelle loro pagine.

Possiamo solo auspicarci che per novembre alcune questioni si siano avviate a soluzione e lo stridere sia attutito.

*

NOTE

1) Sciascia morì a Palermo il 20 novembre 1989 all’età di sessantotto anni. Quest’anno ne ricorre il venticinquesimo.

2) Per ulteriori informazioni è disponibile sia il sito dell’Associazione (www.amicisciascia.it) che dell’Istituto (www.iisf.it). Collabora all’organizzazione anche la Società Filosofica Italiana.

3) Il giornale Malgrado Tutto è una piccola testata nata nel 1980 a Racalmuto ed ha visto sin dal primo numero la firma di Leonardo Sciascia. Attualmente è presente online.

4) Per alcuni approfondimenti sul terzo numero di Todomodo, pubblicato nel 2013, si possono consultare le edizioni di ZENIT del 23 febbraio, 1 e 29 marzo 2014.

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Antonio D'Angiò

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