"Lei è ricca, la sposo e la ammazzo": la “black comedy” con lieto fine

Al Quirino il remake teatrale del classico degli anni ’70. Nel cast spiccano Gianfranco Iannuzzo, nei panni del cinico ed elegante protagonista, ed Debora Caprioglio, nel ruolo dell’entomologa imbranata

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

È in scena al Teatro Quirino di Roma una rivisitazione della celebre black comedy americana Lei è ricca, la sposo e la ammazzo (1971) con l’inimitabile Walther Matthau e la geniale Elaine May nel ruolo di sceneggiatrice, attrice e regista. La trama, anche qui, è la stessa: un ricco scapolo della nobile casata dei Pignatelli, – impersonato dall’istrionico Gianfranco Jannuzzo – dilapidato tutto il suo patrimonio, premedita di sposarsi con una ricca ereditiera – una sensazionale Debora Caprioglio – da uccidere subito dopo, per ereditarne il patrimonio.
Un piano ben architettato se non fosse per l’intervento del destino che capricciosamente gioca con le vite altrui. E sarà proprio l’amore dell’imbranatissima entomologa a innescare un circolo vizioso di buoni sentimenti che invertirà inesorabilmente il corso degli eventi, contagiando anche il cuore più cinico, come quello di Orazio Pignatelli, scapolone incallito.
La magistrale regia è di Patrick Rossi Gastaldi, noto al grande pubblico come insegnante di recitazione del programma televisivo Amici ma famoso nella prosa per aver collaborato con Luca Ronconi e aver diretto negli anni Novanta, attori del calibro di Franca Valeri, Johnny Dorelli, Lauretta Masiero. Si nota il suo tocco nella cesellatura dei personaggi come rivela Debora Caprioglio: “Non mi sono ispirata a nessuna grande diva del passato, ho preferito non rivedere il film, ma studiare accuratamente ogni giorno con il regista per perfezionare il personaggio”. In effetti è davvero convincente la Caprioglio nella sua goffaggine caricaturale nelle vesti un’entomologa isolata, sgraziata in ogni suo gesto in stridente contrapposizione con l’eleganza e lo stile conviviale del suo promesso sposo Orazio Pignatelli, un bravo e naturalissimo Gianfranco Jannuzzo, acclamato e applaudito dal pubblico.
Una commedia nera, che mescola stili e comicità diverse, da quella italiana alla De Sica al sorriso bonario dell’americana e leggendaria Mary Pickford. Ne esce un mix accattivante: uno stile istrionico che riecheggia la versione hollywoodiana di Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo, ma in chiave mediterranea. Del sud, infatti, sono i dialetti che ci fanno divertire, come il napoletano della sensazionale Antonella Piccolo, nei panni di Nunziatina, fedele governante di Orazio, e il siciliano dell’eccellente Cosimo Coltraro alias Lucky Bonanno, una parodia del noto mafioso Lucky Luciano.
Un cast di attori capaci ed esperti che dopo due anni in tournée per l’Italia chiudono a Roma la stagione, con un tutto esaurito e un sorriso autentico sul volto del pubblico di ogni età, per uno spettacolo all’insegna dei buoni sentimenti.
***
12- 24 Aprile al Teatro Quirino di Roma
Lei è ricca la sposo e la ammazzo
di Mario Scaletta
con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio, con Antonella Piccolo,  Claudia Bazzano, Antonio Fulfaro, Cosimo Coltraro.
Scene Salvo Manciagli
Costumi Dora Argento
Regia Patrick Rossi Gastaldi
 
 
 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Rita Ricci

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione