Le virtù eroiche di Madre Assunta Marchetti

Promulgato il decreto delle virtù eroiche della cofondatrice delle Scalabriniane

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di Giampiero Valenza

ROMA, martedì, 20 marzo 2012 (ZENIT.org) – E’ stato promulgato il decreto delle virtù eroiche di Madre Assunta Marchetti, cofondatrice della Congregazione Suore Missionarie di San Carlo Borromeo (Scalabriniane). A farlo, è stata la Congregazione delle Cause dei Santi su autorizzazione di Papa Benedetto XVI.

“E’ stata dichiarata virtuosa in modo eroico perché, pazientemente, nel quotidiano, affrontò ogni difficoltà in modo sommamente virtuoso. Credette alla Parola di Dio e la mise in pratica ogni giorno”, ha detto Suor Alda Monica Malvessi, superiora generale delle suore scalabriniane.

Nel decreto delle virtù della Congregazione delle cause dei Santi, viene citata la frase di Madre Assunta Marchetti, rivolta alle Suore missionarie di San Carlo “Dio si serve degli strumenti più inadatti, più insufficienti, per le sue opere. Tutta la mia fiducia l’ho riposta nel suo dolcissimo Cuore” ed è qui, spiega il decreto, che “si riassume la testimonianza della sua vita di donna austera e mite, piena di equilibrio umano e soprattutto di umiltà e di carità”.

La Serva di Dio Madre Assunta Marchetti (nata a Lombrici di Camaiore nel 1871), ha concentrato la sua opera in Brasile soprattutto per infermi, orfani, poveri. E’ andata lì su proposta di un suo fratello missionario scalabriniano, Padre Giuseppe, che aveva bisogno di suore che accudissero gli orfani.

Madre Assunta Marchetti è stata poi nominata superiora generale e andò a prestare la propria opera nel Sud del Brasile, nelle comunità di Nova Bréscia e Nova Vicenza, e poi nello Stato di San Paolo.

“Tutti questi luoghi la videro costantemente impegnata in un totale dedizione al servizio dei fratelli più indigenti – è scritto nel decreto – La sua instancabile operosità si radicava in una profonda vita interiore. Il corso della sua vita si distinse per un’assidua ricerca della volontà di Dio e per un eroico esercizio delle virtù.

Pur in mezzo a fatiche e malattie, mai trascurava la preghiera, la pietà eucaristica e mariana e il raccoglimento, che favorivano una profonda comunione con il Signore e l’abbandono fiducioso alla divina Provvidenza.

Completamente dimenticata di se stessa, Madre Assunta con assoluta semplicità tutto orientava alla maggior gloria di Dio e alla salvezza dei fratelli. La carità, perciò, sgorgava limpida dal suo cuore e si riversava, con  umiltà e dolcezza, verso tutti coloro che incontrava: soprattutto gli orfani, le famiglie in difficoltà e gli infermi erano al centro delle sue attenzioni”.

Madre Assunta Marchetti è morta a San Paolo del Brasile il primo luglio 1948.

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ZENIT Staff

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