"Le tragedie quotidiane nel mondo ci riguardano da vicino"

Il messaggio del presidente Napolitano ai partecipanti al Meeting di Rimini

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Saluta i partecipanti al Meeting di Rimini il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio a Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri. Il suo pensiero tuttavia è per chi è vittima delle tragedie che si consumano oggi nel mondo, dall’est Europa al Medio Oriente

“Il tema scelto per questa edizione ‘Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo’ è di scottante attualità”, scrive infatti il Capo di Stato all’inizio del suo messaggio. E afferma: “Le drammatiche vicende irachene e siriane, le angosciose condizioni in cui versa la striscia di Gaza per effetto del conflitto tra Hamas e Israele, la situazione estremamente critica della Libia, gli scontri armati in Ucraina e le tensioni nei rapporti con la Russia, i focolai di contrapposizione che si moltiplicano ovunque nel mondo e la connessa tragedia delle migrazioni di massa sono le manifestazioni più dolorose e acute della complessità e della fragilità del quadro internazionale”. 

Per Napolitano, ancora più “angoscioso” è “il dramma silenzioso di chi ancora oggi vede calpestati i propri diritti, di chi ha smarrito ogni speranza e di quanti vivono ancora in condizioni di indigenza e povertà e faticano a costruire un futuro di serenità per se stessi e per le proprie famiglie”.

“Le ‘periferie’ non sono lontane – aggiunge -, fanno anzi parte del nostro mondo e del nostro vissuto, e le tragedie che si verificano quotidianamente in molte parti del pianeta ci riguardano da vicino”. Esse, prosegue il presidente, “non possono e non devono consumarsi senza risvegliare la nostra coscienza e la nostra attenzione, senza suscitare il nostro coinvolgimento emotivo e morale. Devono anzi essere forte monito e stimolo ad agire per una coesione nuova della comunità internazionale e, in primis, per il consolidamento dell’Unione Europea intesa come baluardo di democrazia, libertà e giustizia”.

“In questo contesto – rileva quindi Napolitano – dominante è la dimensione umana dei drammi che affliggono il mondo d’oggi. L’uomo non è d’altronde solo. È parte di una realtà in cui l’interazione con gli altri e il confronto con la diversità devono essere fonte di ispirazione e di ricchezza per il superamento di fatali contrasti”.

“Con questo spirito, nella certezza che dai lavori dei prossimi giorni emergeranno indicazioni e riflessioni lungimiranti e valide”, il Capo dello Stato conclude il suo messaggio con “i più fervidi auguri di successo per i lavori del Meeting”, che, promette, “seguirò con sempre viva attenzione”.

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ZENIT Staff

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