Le scuole paritarie cristiane, fucine di valori

Scelte dai genitori per precise ragioni di valori, le scuole dell’infanzia paritarie di ispirazione cristiana fanno risparmiare allo Stato 4miliardi l’anno

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C’è una forte e precisa motivazione dietro la scelta delle scuole paritarie dell’infanzia di ispirazione cristiana anche da parte di genitori non praticanti. Lo rivela una ricerca curata dall’Ipsos che sarà presentata nel corso del congresso della Federazione italiana scuole materne, in programma a Roma dal 18 al 21 giugno presso la Domus Mariae (Palazzo Carpegna).

Il presidente dell’Ipsos, Nando Pagnoncelli, illustrerà i dati di questa ricerca condotta su un campione rappresentativo di genitori delle scuole dell’infanzia. Il 72 per cento di essi sceglie le oltre 7.800 scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana che aderiscono alla Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) per una precisa ragione di valori.

In particolare il 27 per cento dei genitori hanno risposto che scelgono una scuola dell’infanzia paritaria di ispirazione cristiana perché “offre un modello educativo di ottima qualità”, il 18 per cento perché “si ispira a valori nei quali io credo”, il 14 per cento perché “ne ho sentito parlare molto bene da altri genitori” e il 13 per cento perché “ha delle strutture di ottima qualità”.

Complessivamente le scuole aderenti alla Fism raccolgono quasi 500 mila bambini, pari a un terzo degli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia, in 4.800 comuni italiani (su un totale di 8.100 comuni). Ogni bambino che frequenta una scuola dell’infanzia paritaria costa allo Stato circa 450 euro all’annocontro i 6.116 euro del costo di ogni alunno della scuola dell’infanzia statale. Grazie all’intero sistema delle scuole dell’infanzia paritarie (comprese quelle comunali) lo Stato ogni anno risparmia 4 miliardi di euro.

Dal punto di vista della distribuzione geografica il 57,7% delle scuole dell’infanzia paritarie Fism è al Nord, il 13,4% al Centro e il 28,9% al Sud. La regione con la maggior concentrazione è la Lombardia che da sola rappresenta il 37,7% del Nord e il 21,8 di tutta l’Italia.

Il congresso nazionale della Fism si aprirà il 18 giugno alle 15.30 a Roma, presso la Domus Mariae, Palazzo Carpegna, via Aurelia 481 Roma, con la partecipazione del cardinale Angelo Bagnasco, del ministro dell’istruzione, Stefania Giannini. Interverranno anche il sottosegretario all’istruzione Roberto Reggi e il presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli.

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ZENIT Staff

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