Le reazioni nel mondo alla rinuncia di Benedetto XVI

Cardinali, vescovi e leader politici plaudono alla coraggiosa decisione del Pontefice

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Dal momento in cui la notizia della rinuncia di papa Benedetto XVI si è diffusa in tutto il mondo, numerose sono state le reazioni di sorpresa e di appoggio alla decisione del Santo Padre da parte di alti prelati e capi di stato e di governo.

L’arcivescovo Vincent Nichols, presidente della Conferenza Episcopale dell’Inghilterra e del Galles, ha dichiarato che l’annuncio del Papa ha “scioccato e sorpreso tutti”. Tuttavia, monsignor Nichols ha aggiunto che quella del Santo Padre sarà riconosciuta come una “decisione di grande coraggio e di particolare chiarezza di pensiero ed azione”.

“Il Santo Padre riconosce le sfide che la Chiesa ha davanti a sé e che ‘è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo’ per l’obiettivo di governare la Chiesa e proclamare il Vangelo”, ha dichiarato Nichols in un comunicato diffuso ieri. “Rendo onore al suo coraggio e alla sua scelta”.

Il presidente della Conferenza Episcopale inglese e gallese, ha concluso la sua nota, chiedendo a tutti i fedeli di custodire papa Benedetto XVI nelle loro preghiere.

“Noi cattolici faremo così, con grande affetto e la più alta stima per il suo ministero di Pontefice, ricordando con gioia la sua visita nel Regno Unito nel 2010. Preghiamo anche per la Chiesa e per tutti i cambiamenti che avranno luogo nelle prossime settimane. Ci affidiamo all’amorevole Provvidenza di Dio e alla guida dello Spirito Santo”, ha detto l’arcivescovo Nichols.

Il cardinale Timothy Dolan, presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB), ha affermato che l’annuncio del Santo Padre è “un altro segno della sua grande attenzione alla Chiesa”.

“Siamo tristi per la sua rinuncia ma grati per questi otto anni di leadership disinteressata come successore di San Pietro”, ha detto il cardinale in una dichiarazione diffusa dall’USCCB.

Dolan ha poi evidenziato momenti significativi del pontificato, in particolare la visita del Santo Padre negli Stati Uniti  del 2008, quando il cardinale Dolan sottolineò la leadership pastorale di papa Benedetto XVI, il quale “come un pastore addolorato, in un sofferto incontro privato nella Nunziatura Vaticana di Washington, portò il proprio cuore in ascolto delle vittime degli abusi sessuali da parte del clero”.

“Papa Benedetto ha spesso citato il significato delle verità eterne e ha messo in guardia dalla dittatura del relativismo. Alcuni valori, come la vita umana, vengono prima di tutti gli altri, come lui ci ha insegnato più volte. È un messaggio per l’eternità”, affermato il cardinale.

Il cardinale Dolan ha aggiunto che la rinuncia di papa Benedetto segna un momento importante nelle vite dei fedeli come cittadini del mondo. “La nostra esperienza ci incoraggia a ringraziare di Dio per il dono di papa Benedetto.  La nostra esperienza ci incoraggia a pregare perché il collegio cardinalizio, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo scelga un valido successore che sappia andare incontro alle sfide del mondo presente”.

Le reazioni dei leader politici

Numerosi capi di stato e rappresentanti esteri hanno sottolineato il coraggio del Santo Padre nell’annunciare la propria rinuncia al Soglio di San Pietro.

Il Primo Ministro Britannico, David Cameron, ha inviato i propri auguri al Santo Padre. “Ha lavorato instancabilmente per rafforzare le relazioni della Gran Bretagna con la Santa Sede. La sua visita in Gran Bretagna nel 2010 è ricordata con grande rispetto ed affetto. Come leader spirituale mancherà a milioni di persone”, ha detto Cameron.

“Se il Papa stesso, dopo profonde riflessioni, è giunto alla conclusione di non avere più la forza per portare avanti i suoi doveri, allora ha tutto il mio massimo rispetto”, ha dichiarato la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “È e rimane uno dei più significativi pensatori religiosi del nostro tempo”.

Ray Flynn, già ambasciatore statunitense presso la Santa Sede e sindaco di Boston, ha diffuso una breve dichiarazione, affermando che “la Chiesa e il mondo sentiranno la mancanza di questo pio e caritatevole sacerdote che ha guidato la Chiesa con una società in cambiamento”. Flynn ha affermato che in passato il Santo Padre ha detto che avrebbe servito la Chiesa fino a quando Dio gli avrebbe dato la forza di adempiere al suo ministero. “Ora – ha aggiunto Flynn – ha mantenuto la sua promessa”.

“Ho conosciuto il Papa molti anni fa e questo atto di sacrificio è coerente con l’uomo. Con il mondo nel caos, egli lascia che la strada venga segnata da un leader più energico ed efficace. Non sono sorpreso, perché non è mai stato per se stesso ma sempre per quello che era il meglio per Dio e la Chiesa”, ha detto Flynn.

In un comunicato, il Presidente del Consiglio italiano, Mario Monti ha espresso il suo “profondo rispetto per la decisione di Benedetto XVI”, che ha definito “grande e inaspettata”.

“Sono sicuro che [la scelta del Santo Padre, ndr.] è stata ispirata dal desiderio di servire la Chiesa fino alla fine e di assicurare una forte leadership per il futuro”, ha aggiunto Monti.

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Junno Arocho Esteves

Newark, New Jersey, USA Bachelor of Science degree in Diplomacy and International Relations.

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