Le prime giornate "da Papa" di Jorge Mario Bergoglio

Nel briefing con i giornalisti, padre Lombardi ha raccontato alcune curiosità sulle attività di Papa Francesco in questi giorni e ha descritto i suoi prossimi appuntamenti

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“Accompagniamo il Pontificato nei suoi primi passi con molto entusiasmo”. La gioia di padre Lombardi per l’elezione del “confratello” è evidente. Nel consueto briefing in Sala Stampa, il portavoce ha informato con il sorriso i giornalisti sulle prime due giornate in Vaticano del nuovo Papa, raccontando alcune curiosità e i prossimi appuntamenti.

Ricordando la concelebrazione del Papa con i cardinali elettori nella Sistina, trasmessa ieri pomeriggio in diretta tv, padre Lombardi ha dato voce al pensiero comune: “Eravamo molto attenti al suo stile, che si è manifestato, ancora una volta, semplice, diretto”. In particolare, si è soffermato sull’omelia di Papa Francesco: un’omelia breve, pronunciata a braccio, “in modo diretto, spontaneo, molto incisivo” che “ci ha dato una impressione di chiarezza, semplicità, ma anche grande forza di messaggio”.

Nel raccontare le prime giornate da Papa di Jorge Mario Bergoglio, il portavoce vaticano ha riferito che il direttore della Casa di Santa Marta ha raccontato che quando Papa Francesco “va per i pasti, per la cena o per il pranzo, di solito arriva che i cardinali sono già seduti. Allora si mette con naturalezza al tavolo dove c’è ancora un posto libero, perché non ha un posto particolare”.

Questa mattina, ha detto poi Lombardi, Francesco “ha celebrato la Messa alla 7.00 nella Cappella di Santa Marta e molti cardinali hanno desiderato concelebrare con lui”. Il Santo Padre ha fatto anche un piccola e spontanea omelia sul Vangelo e le Letture del giorno.

Sempre il direttore della Casa di Santa Marta, direttore anche della Casa di Via della Scrofa dove il Papa alloggiava in questi giorni, ha raccontato poi che la visita del Pontefice di ieri “è stata veramente molto commovente, perché si vedeva che conosceva personalmente e bene tutti i dipendenti, chiedeva loro notizie della loro figlioletta o della moglie. Tutti piangevano di commozione”. Aneddoti che avvalorano l’idea di questo Papa come una persona dalla forte umanità.

Il gesuita ha poi confermato la notizia, diffusa dalla stampa mondiale, che Papa Bergoglio abbia bloccato – come nel 2001 quando fu creato cardinale – i numerosi vescovi e fedeli argentini che desideravano venire a Roma per la Messa di inaugurazione. Secondo quanto riferito dal nunzio mons. Tscherrig in una telefonata con Lombardi: “La sera dell’elezione, il Papa ha chiamato dicendo: ‘faccia sapere ai vescovi e ai fedeli che non c’è bisogno che facciano un viaggio lungo e costoso per Roma, e che piuttosto facciano una offerta, un atto di solidarietà per i poveri”.

Tra le altre notizie: è certo che il Papa andrà nei prossimi giorni a Castelgandolfo a trovare il Papa emerito Benedetto XVI e che ha tolto i sigilli all’appartamento del Palazzo Apostolico dopo la Messa in Sistina. Il Pontefice, quindi, già domenica userà l’alloggio per l’Angelus, anche se non vi abita ancora.

Per quanto riguarda la presa di possesso di San Giovanni in Laterano “è più da prevedere che avvenga dopo Pasqua” secondo Lombardi, dal momento che è “difficile organizzarla prima della Settimana Santa”. Per lo stesso motivo è possibile che “la Messa della Cena del Signore, del Giovedì Santo, avvenga quest’anno in San Pietro e non in San Giovanni in Laterano”. Salvo, ovviamente, diverse indicazioni da parte del Santo Padre.

Il portavoce vaticano ha poi ricordato i “moltissimi” e “bellissimi” messaggi che in questi giorni stanno arrivando a Papa Francesco da parte di tante personalità delle varie parti del mondo. “Un messaggio che è stato molto apprezzato – ha informato – è quello del Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, il dottor Riccardo Di Segni, a cui il Papa ha risposto con un suo messaggio di amicizia e di vicinanza, informandolo anche della prossima inaugurazione del Pontificato”.

È noto, infatti, il buon rapporto che il cardinale Bergoglio aveva in Argentina con le comunità ebraiche e le altre comunità religiose, tra cui i musulmani. Con gli anglicani, invece, padre Lombardi ha dichiarato, che “Papa Francesco intende continuare sulla linea dell’ecumenismo e della linea della ricerca dell’unità”. “Non ci sarà certo nessun passo indietro”, ha aggiunto, considerando anche il fatto “che i rapporti ecumenici con le altre Chiese e confessioni cristiane sono una priorità fondamentale dei Pontificati del nostro tempo, in fedeltà anche al Vaticano II”. 

Elencando i prossimi appuntamenti, il direttore della Sala Stampa ha ricordato l’udienza di domani mattina, alle 11, nell’Aula Paolo VI, con i giornalisti e gli operatori delle Comunicazioni sociali. “Non è una conferenza stampa – ha precisato – nè un dialogo tra il Papa e i giornalisti, ma un saluto e un ringraziamento”. Poi l’Angelus di domenica alle 12.00 e la Messa d’inaugurazione del prossimo martedì 19 marzo, alle 9.30. Per quest’ultima non ci saranno biglietti, né posti prestabiliti, se non per i malati e gli handicappati.

In conclusione, padre Lombardi ha descritto il suo personale incontro di ieri mattina con Papa Francesco: “L’ho salutato anche io, e lui è stato molto buono, molto gentile – ha raccontato – e mi ha parlato con stima del servizio della comunicazione in questi giorni così importanti della vita della Chiesa”. “L’ho visto molto consapevole – ha affermato infine  – anche molto sereno. Pur essendo la prima mattina del suo Pontificato, non mi dava per nulla l’impressione di una persona frastornata, ma anzi sembrava assolutamente tranquillo”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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