Le novità liturgiche del prossimo concistoro

La consegna della berretta, dell’anello e del titolo avverranno contestualmente

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 13 gennaio 2012 (ZENIT.org) – L’Ufficio delle celebrazioni liturgiche ha introdotto alcune novità in vista del prossimo concistoro, previsto per il prossimo 18 febbraio.

Il rito in vigore è stato revisionato e semplificato con l’approvazione di papa Benedetto XVI. In primo luogo vengono unificati i tre momenti cruciali dell’imposizione della berretta, della consegna dell’anello cardinalizio e dell’assegnazione del titolo e della diaconia.

Cambieranno, inoltre, l’orazione colletta e l’orazione conclusiva, mentre la proclamazione della Parola di Dio, assumerà una forma più breve, con la sola pericope evangelica (Mc 10,32-45), identica nel vecchio e nel nuovo rituale.

L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha ricordato che la riforma liturgica avviata dal concilio Vaticano II ha riguardato anche i riti concistoriali di imposizione della berretta e di assegnazione del titolo ai nuovi porporati, e che il testo rinnovato della celebrazione è stato usato per la prima volta da Paolo VI nell’aprile 1969.

Il criterio principale che guidò la redazione del nuovo rituale fu l’inserimento in un ambito liturgico di ciò che di per sé non ne faceva parte in senso proprio: la creazione di nuovi cardinali doveva essere collocata in un contesto di preghiera, evitando però al contempo ogni elemento che potesse dare l’idea di un “sacramento del cardinalato”.

Il concistoro, infatti, storicamente non era mai stato considerato un vero rito liturgico, quanto una riunione del Papa con i cardinali in relazione al governo della Chiesa.

Il nuovo rito presenta forme sia di continuità che di novità rispetto al passato. Dal rito del 1969 vengono riprese l’orazione colletta e la conclusiva poiché molto ricche di contenuto e provenienti dalla tradizione eucologica romana.

Le due preghiere, infatti, fanno riferimento ai poteri affidati da Dio alla Chiesa, in particolare riguardo al successore di Pietro, il quale prega per se stesso e per il retto svolgimento del proprio ufficio.

Mentre nel passato la consegna dell’anello e l’assegnazione della diaconia avvenivano nel concistoro segreto antecedente, oggi questi due riti vengono celebrati nel concistoro pubblico, durante il quale si è sempre consegnata – e si consegnerà ancora – la berretta rossa.

Una tradizione che non verrà meno è quella della concelebrazione del Santo Padre con i nuovi cardinali durante la Messa del giorno seguente, che si apre con un indirizzo di omaggio e gratitudine che il primo dei porporati rivolge al Papa a nome di tutti gli altri.

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ZENIT Staff

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