Le Iniziative Popolari Europee cercano una rivincita

Il prossimo 26 febbraio una Pubblica Udienza per l’implementazione delle ECI. Uno di Noi è tra i grandi esclusi

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Una Pubblica Udienza per migliorare il funzionamento delle Iniziative Popolari Europee, in programma per il 26 febbraio prossimo presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, sembra essere la prima reazione ufficiale alle lamentele, formali ed informali, dei vari organizzatori delle ECI.

Implementazione del regolamento 211/2011 [n.d.r. quello che norma le ECI] del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2011 è il sottotitolo della Pubblica Udienza.

La necessità di migliorare il Regolamento nasce dal fatto che nessuna delle ECI, che pure hanno raggiunto i requisiti richiesti e sono state accolte, come Uno di Noi e Right to Water, è stata “ascoltata” dalla Commissione Europea.

La risposta della Commissione per Uno di Noi è arrivata a fine giugno 2014, da una Commissione post-elezioni uscente. Scritta da una Commissione scaduta, l’ultimo giorno della sua supplenza (le elezioni si sono tenute a maggio), la risposta, in estrema sintesi, diceva che le proposte e le richieste di Uno di Noi erano inutili perché la legislazione europea su questa materia (la difesa dell’embrione, uno di noi appunto) era completa, senza lacune.

Questo atteggiamento ha allontanato ancora di più i cittadini dalle istituzioni e sembra avere reso vano quel tentativo di democrazia che volevano essere le ECI.

I cittadini e le associazioni non si sono arresi. Il Comitato di Cittadini Uno di Noi ha depositato mesi fa un ricorso alla Corte Europea del Lussemburgo chiedendo, tra le altre cose, una revisione del regolamento. Mentre si attende il responso della Corte, il Parlamento Europeo si muove in questa direzione.

Del resto una revisione dello “strumento” ECI va da sé, la stessa Commissione ha visto sul campo le cose da cambiare per rendere realizzabile un’iniziativa.

La Pubblica Udienza, che si svolgerà la mattina, si suddividerà in quattro momenti. Il primo riguarderà la Prospettiva Istituzionale con cinque interventi dei rappresentati della Commissione Affari Costituzionali, della Commissione Petizioni e del Comitato Economico e Sociale.

La prospettiva giuridica vedrà l’intervento di tre relatori, docenti universitari. La prospettiva tecnica sarà con Carsten Berg, Coordinatore Generale della Campagna delle ECI e altri esperti.

In conclusione l’intervento dei relatori del Parlamento Europeo e degli organizzatori delle ECI. Grande esclusa l’iniziativa Uno di Noi, pur essendo la più firmata. Invitati invece gli organizzatori di Right to Water, in rappresentanza delle ECI di successo, gli organizzatori di End Ecocide in Europe,in rappresentanza di una ECI che non ha raggiunto i requisiti, e gli organizzatori di Minority SafePack, in rappresentanza di una ECI rigettata.

Il Comitato Esecutivo della Federazione Uno di Noi parteciperà ugualmente anche se tra il pubblico. Carlo Casini, Presidente Onorario di Uno di Noi, sarà invece tra i relatori come ex Presidente della Commissione Affari Costituzionali del PE, nella precedente legislatura, che ha redatto il Regolamento.

Casini fa notare che se non si migliora il Regolamento, le ECI diventano uno strumento davvero inutile nel senso che esiste già il mezzo della Petizione, più semplice e accessibile e meno costoso, anche se meno efficace. Le ECI, ricorda Casini, sono state pensate perché, una volta accolte e una volta raggiunti i requisiti, potessero essere prese in considerazione concretamente dal Parlamento Europeo. La risposta negativa della Commissione alle ECI di successo, ha di fatto snaturato il senso delle ECI. Il fatto che il Parlamento abbia organizzato questa Pubblica Udienza è un buon segno.

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ZENIT Staff

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