Le Chiese cristiane della Svezia si mobilitano per il clima

Redatta una dichiarazione congiunta in vista del Summit di Parigi, al termine dell’assemblea del Consiglio delle Chiese, che ha eletto come suo presidente il vescovo cattolico di Stoccolma Anders Arborelius 

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È stata approvata ieri, a conclusione dell’assemblea del Consiglio delle Chiese, una dichiarazione congiunta con cui le Chiese cristiane della Svezia ribadiscono il proprio impegno per il clima, in vista del summit di dicembre a Parigi. Nel testo – che, spiega il Sir, sarà consegnato il 4 giugno al ministro svedese per l’ambiente Yvonne Ruwaida, le chiese s’impegnano a “riflettere in profondità sul nostro approccio alla creazione”, a “cambiare il nostro sistema di consumi per uno stile di vita sostenibile”. 

Ribadendo la volontà di “collaborare con chiunque combatta per una società più giusta a livello locale e globale”, le chiese svedesi invitano inoltre ad aderire alla campagna internazionale “Act Now for Climate Justice”. Chiedono poi al governo svedese di lavorare per una riduzione delle emissioni a effetto serra del 55% attraverso “iniziative ambiziose” e di aumentare i fondi per sostenere anche “l’impegno dei più poveri nell’affrontare i cambiamenti climatici”.

Sempre nell’assemblea di ieri, è stato eletto anche il vescovo cattolico di Stoccolma Anders Arborelius come nuovo presidente del Consiglio delle Chiese, succedendo al vescovo siro-ortodosso Dioscoros Benyamin Atas. Del Consiglio fanno ora parte 26 Chiese di quattro famiglie confessionali (ortodossi, cattolici, luterani e Chiese libere). L’ultima accolta, nei giorni scorsi, è la Chiesa ortodossa di Antiochia. L’assemblea ha infine deciso di dedicare il periodo 2016-2020 al tema “Le Chiese insieme nella fede e nell’azione”

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ZENIT Staff

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