The Pontifical Basilica of Saint Anthony of Padua

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“Laudato sie, mi Signore!”: riflessioni intorno al Cantico delle creature

Domani sera dibattito nella basilica di Sant’Antonio a Padova, in vista della prossima enciclica

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Hanno ancora senso le parole di un testo del 1224 scritto da Francesco, un fraticello poi divenuto santo, malato e quasi cieco, che canta la sua incondizionata lode a Dio per aver creato il mondo con tutte le sue creature? Sembrerebbe proprio di sì, se consideriamo che, secondo il quotidiano Avvenire, l’imminente enciclica sull’ecologia di papa Francesco potrebbe intitolarsi proprio Laudato sii, invocazione tratta dal Cantico delle creature di san Francesco, più antico testo poetico in italiano che abbiamo studiato sui libri di scuola.

L’incontro culturale Laudato sie, mi Signore! Riflessioni attorno al Cantico di frate Sole, un omaggio al Cantico e al suo autore, viene organizzato nell’ambito del Giugno Antoniano, giovedì 4 giugno alle 20.45, nel Chiostro del Noviziato della Basilica del Santo, eccezionalmente aperto al pubblico.

A condurre il pubblico tra le righe di questo canto d’amore per la natura saranno fra Fabio Scarsato, direttore editoriale del “Messaggero di Sant’Antonio Editrice”, e padre Tiziano Lorenzin, biblista  che terrà una lectio sulle fonti bibliche del “Cantico di frate Sole”, come i Salmi e il Cantico dei tre fanciulli. La serata sarà accompagnata dal Coro Lilium dei giovani della parrocchia dell’Arcella. L’ingresso è libero.

Con lo sguardo puntato verso Expo 2015 e al tema centrale dell’esposizione mondiale “Nutrire il pianeta, energie per la vita”, leit motiv che anche il Giugno Antoniano ha voluto declinare riscoprendo la dimensione francescana del poverello di Dio, san Francesco, e del confratello e suo contemporaneo sant’Antonio, la serata farà riscoprire la figura di san Francesco, uomo contemporaneo capace di interpretare il suo e il nostro tempo.

Capace di cantare al Signore a ogni verso “Laudato sie”, ovvero “grazie”. Grazie per il Creato e per ogni singola creatura, dalla goccia d’acqua alla luna, dal filo d’erba fino al sole, ai frutti della “madre terra”. Parole di stretta attualità in una società che deve imparare, o re imparare, ad ascoltare della terra non solo il palpito, ma anche il pianto per le ferite che le vengono inferte.

L’incontro prende spunto dal libro Laudato sie, mi’ Signore! edito recentemente dalle Edizioni Messaggero Padova (EMP), una rilettura a più voci del “Cantico di Frate Sole” con le tavole del fumettista Luca Salvagno e del pittore Mimmo Paladino e i commenti di persone di fede cattolica, ebrea, musulmana, buddista. Personaggi noti, come Erri De Luca, Carlo Petrini, Vittorino Andreoli, Aldo Cazzullo, o persone comuni, come i bambini dell’ACR, una coppia di laici francescani o un alluvionato di Genova. Tutti hanno rinunciato al proprio compenso a favore dei progetti della Caritas Antoniana dei frati minori conventuali della Basilica di sant’Antonio a Padova.

 

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ZENIT Staff

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