Lasciatevi riconciliare

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

La parola d’ordine di oggi è “mettersi d’accordo”, “riconciliarsi”, facendo il primo passo verso chi avesse qualche colpa nei nostri confronti, per ripristinare al più presto la preghiera fraterna. L’evangelista riprende, per noi, una delle domande della prima comunità: quale regola disciplinare seguire nel caso che qualcuno commetta una colpa contro un altro? L’occasione è davvero propizia per ricordarci alcuni detti di Gesù, i quali pongono in primo piano il dovere della riconciliazione fraterna, anche se può esservi, comunque, una certa gradualità per arrivare all’obiettivo. 

Meditazione

Tre “detti” sono raccolti nel brano odierno. Tutti insistono sulla dimensione di fraternità e di comunione che deve caratterizzare i membri della comunità dei discepoli di Gesù. Una comunità, la nostra  che, essendo nella storia, ha i suoi alti e bassi, anzi, talvolta lascia prevalere le cattive azioni, che si addizionano tra loro, diventando delle “occasioni abituali  di peccato”. Il primo detto riguarda il dovere della correzione: ogni offeso è invitato a chiarire il dissenso, prima con l’offensore, poi con l’aiuto di altre persone, poi dell’intera comunità, fino a considerare chi ha offeso come uno che si ostina a non voler vivere secondo il Vangelo. Il secondo detto riprende una frase già pronunciata in riferimento al ruolo di Pietro (Mt 16,18-20). Ora viene riportata al plurale, in quanto rivolta all’intera comunità ecclesiale: essa è investita del compito di legare-sciogliere, cioè di risolvere in fraternità le vertenze, oppure di valutare chi possa, attraverso il Battesimo, entrare a far parte della comunità; o, infine, di decidere chi sia messo in grado, in nome di Dio, di riconciliare mediante il perdono (sacramento della confessione). Chi si lascia riconciliare, chi è perdonato da Dio, infatti, potrà finalmente mettersi d’accordo, e così riunirsi con gli altri, in piccoli gruppi d’invocazione e di preghiera rivolta al Padre, come ricorda il terzo detto: per chiedere a Dio qualunque cosa, infatti, bisogna associarsi al primo orante, che è Cristo. Gesù sta davvero  in mezzo a noi soltanto quando, riconciliati con Dio e da lui perdonati, abbiamo a nostra volta perdonato volentieri  e, con gli altri, ci raduniamo per la preghiera di adorazione, ringraziamento, richiesta, intercessione. 

Preghiera

Maestro Gesù, tu c’inviti al perdono e alla penitenza; perciò hai voluto che la vita dei fedeli sia di penitenza e di  orazione. La tua parola raggiunga anche me. Concedimi il tuo perdono, annunciato in tuo nome dal ministro nella Confessione. Io perdono, a mia volta, a chi mi ha fatto del male.

Agire

Certo, non è possibile quantificare l’amore, ma oggi voglio compiere tanti piccoli gesti di riconciliazione, perdono ed amore nei confronti di chi mi sta accanto o di chi incontrerò. 

Meditazione del giorno a cura dimonsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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