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L'appello dei Nunzi: "Arrestare violenze e risolvere pacificamente i conflitti nel mondo"

I Rappresentanti pontifici hanno concluso ieri il loro Giubileo, dopo l’udienza e il pranzo con il Papa

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“Adoperarsi ancor più efficacemente ad arrestare la violenza e a risolvere pacificamente i conflitti in varie parti del mondo”. Questo il progetto di dichiarazione dei Nunzi apostolici, maturato al termine del loro Giubileo celebrato in questi giorni a Roma e culminato ieri con l’udienza con Papa Francesco.
In un messaggio, riportato dalla Radio Vaticana, i Rappresentanti pontifici rivolgono un pressante appello alla comunità internazionale e a quanti hanno responsabilità di governo e, al contempo, esprimono solidarietà “a tutte le vittime innocenti e a quanti subiscono discriminazioni e persecuzioni a motivo della fede religiosa”. Per tutti elevano la preghiera al Padre di ogni misericordia.
Ieri mattina, i Nunzi avevano preso parte alla Messa mattutina presieduta dal Pontefice nella Cappella della Domus Santa Marta, dove, poco dopo, si sono nuovamente ritrovati per una riflessione spirituale di mons. Pierangelo Sequeri, neo preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su matrimonio e famiglia.
In mattinata, i Nunzi avevano attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro e poi, in Sala Clementina, hanno incontrato il Papa, il quale si è intrattenuto con loro per un agape fraterna, di nuovo a Santa Marta.
Sempre nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo Straordinario della Misericordia, il Papa ha invitato in Vaticano, il prossimo 18 novembre, tutti i 163 collaboratori di ruolo delle Rappresentanze Pontificie – Consiglieri, Segretari e Addetti – per la celebrazione di una giornata giubilare.
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ZENIT Staff

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