Daily meditation on the Gospel

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La violenza del desiderio

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 11,11-15

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Lettura

«Chi ha orecchi, ascolti!». L’ammonimento con cui Gesù conclude la pagina del Vangelo di oggi ci può apparire severo ma, Egli sta dicendo qualcosa che è per tutti, è alla portata di tutti coloro – siamo noi – che hanno orecchi. Sta parlando, infatti, alle folle e cerca quindi di attirare l’attenzione sulle sue parole. C’è qualcosa d’importante, da non lasciarsi sfuggire. È un annuncio di novità: c’è un regno che non ha le categorie con cui siamo soliti valutarne la potenza. È il suo Regno, che sarà abitato da chi sa ascoltare la sua parola.

Meditazione

Nel brano evangelico odierno ci viene indicato uno spartiacque: finora la storia è stata segnata da violenze e guerre. Tutta la storia del popolo ebraico è marcata dalla lotta per la conquista della terra, difendendola dai nemici esterni e interni. Il Regno, ci dice Gesù, chiedendoci in questo modo tutta la nostra attenzione, è proprio una conquista! Con Lui cambia tutto: il Regno è un dono! Non lo si conquista con le armi, ma con il desiderio, quasi violento, di appartenervi, di non lasciarselo sfuggire. I piccoli diventano la misura di accesso, come quel piccolo di cui ci parla il profeta Isaìa, quel vermiciattolo, che si fida del suo Dio. Come il profeta Elìa e come lo stesso Giovanni Battista, figure che sembrano spiccare per la loro veemenza e forza, ma che a ben vedere, sono i piccoli innamorati di quel Regno che Gesù finalmente porta. Occorre tenere accesa in noi questa stessa loro passione, questo stesso loro desiderio di appartenere a Dio. È lo stesso entusiasmante compito di custodire e coltivare quel bel pezzettino di Regno, quel bel volto di Dio che sta nel nostro cuore. Nessuno può strapparci questa ricchezza consegnataci con il Battesimo, anche se attorno a noi si respira violenza e contraddizione. È irrinunciabile la nostra relazione con Dio, la nostra preghiera, l’ascolto della sua Parola, il nostro affidarci fiduciosi al suo amore. L’ha fatto già con il piccolo popolo d’Israele, il suo vermiciattolo, l’ha fatto con i profeti e con tutti i poveri in Spirito. Lo fa anche con noi, ogni giorno, se davvero è questo il nostro appassionato desiderio. «Beati i miti perché erediteranno la terra» (Mt 5,5): ecco la “violenza” sana che ribalta la storia.

Preghiera

«Signore, tu vedi il mio desiderio. Desidero te. E a chi mi rivolgerò per avete te, Dio, se non a te? Dilata la mia anima per il grande desiderio, si protenda in avanti e sempre più si renda capace di accogliere ciò che occhio non vide. […] Posso desiderarti, Dio, posso appassionatamente cercarti, posso anelare a te con tutta l’anima» (sant’Agostino, Comm. Vg. Gv, 34,7). Non permettere, Dio della mia vita, che si spenga in me questa fame e sete di te. Amen.

Agire

Tra le tante notizie di cronaca violenta e di guerra, ne porterò per tutta la giornata una nella mia preghiera.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane – Comunità dei Quattro Santi Coronati di Roma, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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