La verità chiede di essere conosciuta

Un libro del Cardinale Carlo Caffarra spiega la proposta cristiana

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di Antonio Gaspari

RIMINI, mercoledì, 26 agosto 2009 (ZENIT.org).- “Il cristianesimo è un incontro, un avvenimento. Se non è così la proposta cristiana si riduce ad una predica noiosissima”. Con queste parole il cardinale Carlo Caffarra ha concluso la presentazione del libro di cui è autore insieme ad Alessandra Borghese dal titolo “La verità chiede di essere conosciuta” (Rizzoli).

Il libro sostiene che “incontrare la fede cambia la vita” perché “muta la prospettiva da cui si guarda ogni cosa e si sente il bisogno di trasmetterne la bellezza e la gioia, con coraggio e con fermezza”.

In un mondo travolto dai venti delle passioni e del relativismo, reso minaccioso dagli spettri dell’indifferenza e del nichilismo, il saggio spiega che “la tradizione cristiana può rivelarsi agli occhi non solo del credente come un appoggio solido e irrinunciabile” e cita le parole di San Gregorio Magno secondo cui “non sono orecchie disposte a sentire che mancano, ma bocche disposte a parlare”.

Nel corso della presentazione del libro, svoltasi al meeting di Rimini martedì 25 agosto, Alessandra Borghese, giornalista e scrittrice, ha detto: “Mi interessava scrivere questo testo per capire meglio cos’è la proposta cristiana e per riproporla a tutti in modo semplice. Il cardinale ha risposto a tutte le domande che gli ho posto, senza paura di esprimere giudizi controcorrente e scomodi rispetto alla mentalità comune. Per me è stata un’esperienza umana e spirituale importantissima”.

Alberto Savorana, portavoce di Comunione e Liberazione e moderatore dell’incontro, ha commentato che “è un testo con un titolo molto simile a quello del Meeting di quest’anno, perché la verità è sempre un avvenimento, non un discorso”.

Il cardinale Caffarra ha raccontato di aver accolto la proposta di Alessandra Borghese perché, “diventando prete, ho contratto un debito con ogni uomo, quello di parlare di Gesù Cristo, nella certezza che quando un uomo lo incontra è salvo”.

La seconda ragione per cui ha accettato di scrivere questo libro è perché “l’Occidente secolarizzato per la prima volta nella storia sta tentando di edificare la sua umanità come se Dio non esistesse, riponendo la sua salvezza solo in se stesso”.

“Questo è l’evento più drammatico della storia dell’umanità, che conduce l’uomo alla disperazione per ostinazione, come la chiamava Kierkegaard – ha sottolineato il porporato –. Questo è il secondo grande tema del libro, nel quale si testimonia come è possibile incontrare la presenza di Cristo come risposta alle esigenze più importanti dell’uomo”.

L’Arcivescovo di Bologna ha illustrato il ruolo svolto dalla Chiesa senza la quale l’uomo “non incontrerà mai Cristo” ed ha precisato che “la Chiesa è la presenza di Cristo vivo in mezzo a noi”.

“Esistono fatti – ha concluso il cardinale Caffarra – non dottrine, come i santi o i momenti più grandi della vita che permettono di incontrare questa Presenza oggi: la grande liturgia è il più grande di questi fatti, perché rende il Mistero visibile e presente”.

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ZENIT Staff

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