La Vergine del Monte Carmelo e la famiglia cristiana

La presenza di Maria all’interno del focolare domestico offre vita piena e rinsalda i legami familiari

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Il 16 Luglio la liturgia ci propone la meditazione sulla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Una devozione molto sentita nell’ordine dei carmelitani, che assume un valore salvifico per la Chiesa universale.

Il Monte Carmelo è un luogo riportato dall’Antico Testamento, ed in particolare nel Primo Libro dei Re, quando il profeta Elia vinse la sfida contro i sacerdoti di Baal, manifestando la grandezza di Dio rispetto alle divinità pagane venerate in quei luoghi. La tradizione racconta che in queste lande si trasferì una comunità monastica cristiana, che si definiva erede dei discepoli del profeta Elia e che seguiva la regola di San Basilio.

Nel 1154 vi fu la svolta, quando il nobile francese Bertoldo, insieme con il cugino, il patriarca di Antiochia, Aimerio di Limoges, decise di riunire i monaci a vita cenobica e edificò una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine Maria. A questa comunità così costituita, fu deciso di dare il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. La diffusione di questo ordine avvene nel 1235, quando i frati, a causa delle invasioni dei saraceni, dovettero lasciare quei territori della Terra Santa per stabilirsi in Europa.

Il 16 Luglio del 1251 la Vergine Maria, con il bambino tra le sue braccie e circondata da angeli, apparve al primo padre generale dell’ordine, il beato Simone Stock, al quale diede lo scapolare con la promessa della salvezza dall’inferno per coloro che lo avrebbero indossato e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.

Questa devozine assume un valore salvifico anche nei nostri tempi, perchè richiama tutta la Chiesa ad un sincero e costante cammino di conversione e di purificazione. Ed in particolare la famiglia cristiana è invitata a prendere spunto dall’esempio di vita di queste comunità cristiane che vivevano sotto lo sguardo e la protezione di Maria.

La Vergine Maria ha la sua predilizione nel prendere dimora presso le famiglie, che è il luogo privilegiato della sua missione di madre e sorella nella fede in Cristo Gesù. Oggi assistiamo al triste fenomeno delle famiglie che sembrano incapaci di tenere saldi i loro legami: mariti e mogli che si separano, figli ribelli contro genitori troppo lassisti nell’educarli, madri e padri assenti dalla vita familiare perché colpiti da una profonda insoddisfazione sul senso della vita.

Tutte queste situazioni hanno origine dall’allontanamento dalla vita di fede. Un legame profondo con Dio raffarza i legami familiari e rende salde le relazioni tra genitori e figli.

Maria bussa silenziosamente alla porta della casa di ogni famiglia, perchè vuole portare quello vita piena che ha ricevuto dal suo Figlio. Maria è colei che vuole essere invocata per donare la grazia dell’unità e dell’armonia a tutte le famiglie del mondo.

Maria è colei che, se viene invitata nella nostra casa attraverso la preghiera familare, intercede a nostro favore anche senza chiederLe nulla, perché Lei, in quanto Madre, scruta il cuore di ogni suo figlio e non ha bisogno delle nostre parole per intervenire in nostro aiuto.

Maria è colei che davanti allo sconforto e alla disperazione che insorgono per la mancanza di lavoro, per la difficoltà di trasmettere la fede ai figli, per le continue incomprensioni tra moglie e marito, dona la sua consolazione materna per alleviare tutte le fatiche e le preoccupazioni del vivere quotidiano.

Maria vuole trasformare le nostre famiglie in un giardino (la parola Carmelo significa appunto giardino) per respirare nelle relazioni domestiche quell’aria di purezza della condivisione, per contemplare la bellezza dei frutti di vita cristiana sorte in ogni componente della famiglia, per gustare quei germogli di virtù maturate nelle relazioni tra genitori e i figli.

Maria desidera trapiantare lo spirito della vita cenobica dentro la famiglia cristiana. Certo, i monaci hanno più tempo per pregare, a differenza dei genitori che sono impegnati con il lavoro e dei figli dediti agli impegni scolastici. Trovare gli spazi per pregare insieme, raccontarsi l’esperienza vissuta durante la giornata alla luce della Parola di Dio, dedicare tempo ed energie al componente della famiglia che ha più bisogno del nostro aiuto, sono i tratti essenziali della comunità cristiana. E Maria, dall’alto del suo essere Regina del cielo accanto a suo Figlio, rimane sempre vicina alla famiglia per proseguire il suo instancabile e interminabile lavoro di Madre che vuole portare ogni suo figlio a Gesù. Maria, attirando tutti a suo Figlio, crea unità, scioglie i nodi della nostra incredulità e conforta i cuori di coloro che hanno perso la gioia di vivere la famiglia come vocazione alla santità.

La Beata Vergine Maria del Monte Carmelo invita tutte le famiglie a porre sulle loro spalle lo scapolare della fiducia e della speranza, un scapolare tessuto con sentimenti di misericordia e di gioia, per riconoscere in ogni componente della famiglia un dono di Dio,  a condizione di accoglierlo con gli stessi sentimenti che animano il legame di amore tra Maria e Gesù. Solo così quello scapolare non è tanto un qualcosa da indossare, ma diventa una grazia di amore da domandare e un impegno di fedeltà da vivere.

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Osvaldo Rinaldi

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