La testimonianza di Álvaro del Portillo che servì la Chiesa alieno da discordie o interessi mondani

Il Papa invia una lettera a mons. Echevarría, prelato Opus Dei, per la cerimonia di beatificazione del primo successore di Josemarí­a Escrivá avvenuta oggi a Madrid

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Anche Papa Francesco si è unito alla cerimonia di beatificazione di Álvaro del Portillo, prelato dell’Opus Dei e primo successore di san Josemaría Escrivá de Balaguer, con un messaggio all’attuale prelato mons. Javier Echevarría Rodríguez, nel quale esprime la sua “gioia speciale” per l’evento di oggi.

La lettera – che reca la data dello scorso 26 giugno, festa di san Josemaría – è stata letta durante la Cerimonia di beatificazione che si è svolta questa mattina a Madrid, presieduta dal prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato, S.D.B..

Nella missiva, il Santo Padre ricorda “la vita di umile servizio agli altri” del nuovo beato, forgiata in gioventù “nella semplicità della vita famigliare, nell’amicizia e nel servizio”.

Sottolinea poi che la vita di del Portillo “ci insegna che nella semplicità e nella quotidianità della nostra vita possiamo trovare un cammino sicuro di santità”. Il suo esempio costituisce un invito a “non temere di andare controcorrente e di soffrire per l’annuncio del Vangelo”.

Non si può dimenticare, poi, il grande amore del beato Álvaro per la Chiesa, che – scrive il Papa – “servì con un cuore spoglio di interessi mondani, alieno alla discordia, accogliente con tutti e sempre alla ricerca del buono negli altri, di ciò che unisce”. Anche nei momenti di grande difficoltà, non espresse “mai un lamento o una critica”, ma, al contrario, “rispondeva sempre con la preghiera, il perdono, la comprensione, la carità sincera”.

Il nuovo Beato, inoltre – aggiunge il Santo Padre – conosceva “il bisogno che abbiamo della misericordia divina e spese molte energie per incoraggiare le persone con cui entrava in contatto ad accostarsi al sacramento della confessione”. Sua caratteristica pure la “passione” nel mostrare a tutti il volto amabile e misericordioso di Cristo e nell’aiutare gli altri. Egli, rimarca il Pontefice, “percorse così molti Paesi dando impulso a progetti di evangelizzazione, senza preoccuparsi delle difficoltà, spronato dal suo amore a Dio e ai fratelli. Chi è profondamente immerso in Dio sa stare molto vicino agli uomini”.

Il messaggio del Vescovo di Roma per questo evento per l’Opus Dei e per la Chiesa tutta si conclude quindi con una richiesta: “Chiedo, per favore, a tutti i fedeli della Prelatura, sacerdoti e laici, e a tutti i partecipanti alle vostre attività, di pregare per me, mentre impartisco la Benedizione Apostolica. Gesù vi benedica e la Santa Vergine vi protegga”.

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ZENIT Staff

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