La tentazione del potere minaccia lo spirito di servizio cristiano

Durante la messa a Santa Marta, papa Francesco mette in guardia dalla pigrizia, dalla comodità e dall’egoismo che rendono la vita “triste” e “senza fecondità”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Come ricorda il Vangelo di oggi (cfr. Lc 17,7-10), il cristiano è un “servo inutile”, ovvero qualcuno che rende servizio, senza attendersi nulla in cambio, tantomeno ricompense di prestigio e di potere.

Ne ha parlato papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta, ricordando che, per Gesù, “il servizio è totale”.

“Lui si presenta come il servo, quello che è venuto a servire e non a essere servito: così lo dice, chiaramente. E così, il Signore fa sentire agli apostoli la strada di quelli che hanno ricevuto la fede, quella fede che fa miracoli. Sì, questa fede farà miracoli sulla strada del servizio”, ha commentato il Papa.

Se un cristiano non porta avanti il dono della fede nel Battesimo con spirito di servizio, “diventa un cristiano senza forza, senza fecondità”, che finisce per “servire se stesso” e condurre una “vita triste”, sprecando “tante cose grandi del Signore”. Il Pontefice ha quindi ribadito che è impossibile servire due padroni, ovvero sia Dio che le ricchezze.

Cos’è, tuttavia, che ci allontana dallo spirito di servizio? In primo luogo la “pigrizia”, che ci porta alla “comodità” e all’“egoismo”. Ci sono tanti cristiani che si limitano ad andare a messa, tuttavia, come ha ricordato il Santo Padre, lo spirito di servizio si manifesta in molti modi: nel “servizio a Dio nell’adorazione”, nella “preghiera”, nelle “lodi”, nel “servizio al prossimo”.

Gesù lo intende come un “servizio fino alla fine”, nonché “gratuito”: da qui l’espressione “servi inutili”.

Si può perdere lo spirito di servizio, tuttavia, anche in altri modi: spesso i discepoli, ad esempio, “si impadronivano del tempo del Signore, si impadronivano del potere del Signore: lo volevano per il loro gruppetto” ed “allontanavano la gente perché non disturbassero Gesù”, per stare “comodi”; sfruttavano l’atteggiamento di servizio, “trasformandolo in una struttura di potere”.

Emblematica, in tal senso, è la discussione tra i discepoli, quando si domandano chi sia il migliore tra loro (cfr. Mc 9,34). O l’atteggiamento di quella madre che “va a chiedere al Signore che uno dei suoi figli sia il primo ministro e l’altro il ministro dell’economia, con tutto il potere in mano”.

È quindi una “tentazione” ricorrente, per i cristiani di ogni tempo, quella di voler diventare “padroni della fede, padroni del Regno, padroni della Salvezza”, quando, al contrario, il Signore ci chiede un “servizio in umiltà” ed un “servizio in speranza”: questa è la vera “gioia del servizio cristiano”.

C’è tutta una catena di tentazioni che allontana l’uomo dallo spirito di servizio: “la pigrizia porta alla comodità”, mentre “l’impadronirsi della situazione”, trasforma il servo in padrone e porta “alla superbia, all’orgoglio, a trattare male la gente, a sentirsi importanti”, a presumere di avere la salvezza tra le proprie mani.

“Il Signore ci dia queste due grazie grandi: l’umiltà nel servizio, al fine di poterci dire: ‘Siamo servi inutili – ma servi – fino alla fine’; e la speranza nell’attesa della manifestazione, quando venga il Signore a trovarci”, ha quindi concluso papa Francesco.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione