La storia dei Kowalski

Presentato ieri al settimanale cattolico di Czestochowa “Niedziela” il documentario sulla famiglia polacca uccisa dai tedeschi per aver aiutato i propri vicini ebrei

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Historia Kowalskich – La storia dei Kowalski è il titolo del film-documentario polacco diretto da Maciej Pawlicki e Arkadiusz Gołębiewski, che racconta la storia della famiglia Kowalski che sacrificò la propria vita per salvare quella dei loro vicini di casa ebrei.

Il film mostra la convivenza pacifica tra polacchi ed ebrei in Ciepielów nei pressi di Radom, raccontando come molte famiglie polacche nascosero interi gruppi di ebrei e il tragico epilogo che si tradusse in una crudele esecuzione di ebrei e polacchi che furono bruciati vivi nelle loro case dai tedeschi.

Il drammatico episodio si basa su un fatto realmente accaduto il 6 dicembre 1942, quando un ramo della polizia militare tedesca circondò la Casa dei Kowalski, come pure le case di altre famiglie sospettate di fornire assistenza agli ebrei: Obuchiewiczów, Kosiorów e Skoczylasów. All’alba di quel giorno in queste case ebbe luogo un “falò umano” che uccise 34 persone tra ebrei e polacchi che li nascondevano. Tra questi, appunto, c’erano Adam e Bronislawa Kowalski insieme ai loro cinque figli.

L’opera cinematografica è sta presentata ieri, lunedì 14 gennaio, presso l’auditorium della redazione del settimanale cattolico Niedziela di Czestochowa. Dopo il film si è tenuta una breve discussione con il regista  Pawlicki e lo storico Wieslaw Paszkowski del Centro di Documentazione della Storia di Czestochowa, studioso della comunità ebraica.

“Questo documentario è nato nel dolore e nella verità” ha dichiarato Maciej Pawlicki. Parlando della Polonia contemporanea, l’autore del film ha osservato che “viviamo ingiustamente in una pedagogia della vergogna che sta cercando di dimostrare che i Polacchi erano crudeli. Questo non è vero. La ragion di stato del nostro Paese ha bisogno di una storia vera e corretta”.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha aggiunto, “ci sono state tante persone, tante famiglie che hanno aiutato gli ebrei vicini. È proprio su questo aspetto della storia del nostro paese che si incentra il film”.

Anche lo storico Wieslaw Paszkowski, nel suo intervento, ha parlato della situazione degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale e del contributo della popolazione polacca. In particolare,  Paszkowski  ha sottolineato l’importante ruolo svolto dalla Chiesa, specialmente dal vescovo di Czestochowa Teodor Kubina, nel salvare gli ebrei. “Vale la pena – ha detto – ricordare che molti sacerdoti si sono ritrovati uniti nell’aiutare gli ebrei di Czestochowa”.

Ringraziando tutti i presenti per la proiezione di film, infine, mons. Ireneusz Skubis, redattore capo di Niedziela, ha ribadito “la necessità di costruire i monumenti che mostrano la vera storia.”

Il presule ha anche menzionato il caso di don Antoni Marchewka, redattore capo della rivista negli anni 1945-1953, il quale durante l’occupazione nazista riuscì a salvare un ragazzo ebreo di nome Arthur Dreifinger che poi “da anziano tornò a Czestochowa per dare testimonianza della sua salvezza”.

Alla presentazione del documentario hanno partecipato numerosi rappresentanti della cultura, dei media, e dell’intellighenzia cattolica di Czestochowa.

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Mariusz Frukacz

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