La sorgente dell'amore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Oggi, solennità della Santissima Trinità Divina, leggiamo dal Vangelo di Giovanni la pagina che costituisce il cuore del dialogo tra Gesù e Nicodemo, dialogo notturno tra un esperto della Bibbia e di tutta la religione ebraica e quel nuovo Rabbi che sconvolge gli schemi di chi era considerato maestro in Israele. Il dialogo sarà fruttuoso: troviamo Nicodemo che nel Sinedrio prende le distanze dagli altri (Gv 7,51) ed è presente alla sepoltura di Gesù (Gv 19,39). 

Meditazione

Parlare di Dio da cristiani vuol dire non fermarsi all’Essere Supremo ma, partendo dalle Sacre Scritture, conoscere il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio di Mosè che ha udito il lamento del suo popolo Israele ed è sceso per liberarlo. È il Dio dell’Esodo, che entra nella storia, non rimane isolato nelle sfere celesti, si coinvolge nella vita di un piccolo popolo scelto gratuitamente e si rivela non solo come Creatore ma come Signore della storia di tutti i popoli. Israele cresce nella fede e nell’amore di questo Dio, il cui vero nome rimane misterioso, e lo scopre sempre meglio come l’unico vero Dio. Tra il «Dio dei filosofi» (B. Pascal) e il monoteismo di Israele c’è un grande salto: i primi credono in un Dio che vive “lassù”, isolato e lontano, chiuso nella sua trascendenza; i secondi credono in un Dio che si rivela, che comunica la sua Parola, che interviene nella vita del suo popolo e di tutti i popoli. Gesù prende per mano Nicodemo e tutti noi, e ci introduce in una conoscenza di Dio che, senza poter violare per ora il mistero del Nome e del Volto, ci apre ad una contemplazione della sua vita come pienezza di amore e comunione, come mai avremmo potuto immaginare. Un Dio che non solo è vicino al suo popolo, che si è rivelato nel grande libro del Creato e nelle parole dei Profeti, ma che manda la sua Parola, fonte di tutte le parole sacre e della bellezza del Creato, a divenire carne, come noi e in mezzo a noi. Da quel momento possiamo contemplare il Volto nel Figlio, divenuto uomo nel grembo della Vergine Maria, Figlio che ci fa conoscere il Padre, ci guida verso di lui e ci coinvolge nel suo rapporto col Padre attraverso il dono dello Spirito. La Santissima Trinità è Dio in noi e noi in lui, Dio assolutamente unico, che vive per generare e amare. 

Preghiera

Ti prego, Signore, con Mosè: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità» (Es 34,9). 

Agire

Oggi è il giorno dedicato in modo particolare al Segno della Croce: trova posto nella mia vita, non solo in chiesa o in privato, ma anche in famiglia e negli ambienti che frequento? 

Meditazione del giorno a cura di monsignorArrigo Miglio, arcivescovo di Cagliaritratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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