La Sindone e Maria Cristina di Savoia

Il legame che unisce il Sacro Telo e la Reginella Santa passa anche da Avellino

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Domenica 19 aprile 2015 vi sarà l’ostensione della Sindone nel duomo di Torino; visto che la vicenda di essa si intreccia con quella della famiglia Savoia non meraviglia che vi sia un legame anche con la beata Maria Cristina. Ma tale collegamento tra la beata Maria Cristina di Savoia e la Sindone è accresciuto anche dal fatto che quest’ultima fu portata durante gli anni della seconda Guerra mondiale presso il Monastero di Montevergine e non l’ultimo motivo fu proprio che uno degli abati di tale cenobio fu anche il postulatore e primo biografo della Reginella santa che da Torino andò a Napoli, come ebbe a scrivere Giovanni Preziosi nell’articolo Quando la Sindone andò ad Avellino su L’Osservatore Romano.

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Del resto fino a pochi anni fa non molti sapevano che, proprio alla vigilia della seconda guerra mondiale, la Sindone — allora in possesso dei Savoia — fu trasferita, nel più stretto riserbo, in una località alle porte di Avellino dove sorge il Monastero benedettino di Montevergine. La scelta di questo cenobio da parte dei Savoia non avvenne soltanto per i requisiti di sicurezza che garantiva la zona, ma soprattutto per i legami con i monaci benedettini che affondavano le radici fin dal lontano 1433. Senza contare, poi, che l’abate Guglielmo De Cesare (1859-1884) fu il postulatore della causa di beatificazione di Maria Cristina di Savoia, di cui in seguito divenne anche il primo e più autorevole biografo. Da allora i rapporti tra la comunità e i Savoia si andarono sempre più consolidando e, pertanto, anche grazie a quest’amicizia di lunga data, verso la fine di settembre del 1939, si decise di trasferire presso il santuario di Montevergine la Sindone, considerati i tempi tutt’altro che tranquilli. Alla fine della guerra, dopo il referendum istituzionale e la proclamazione della Repubblica, il 28 ottobre 1946, come disposto dalla Real casa, la Sindone fu riconsegnata al cardinale Fossati che, accompagnato da monsignor Brusa, giunse a Montevergine «per riportarla, sempre in forma riservatissima, nella sua cappella in Torino».

Per un approfondimento:

La beata Maria Cristina di Savoia, in http://www.assisiofm.it/maria-cristina-di-savoia-3607-1.html

Una piemontese a Napoli: Maria Cristina di Savoia, in  http://www.cristianocattolico.it/catechesi/santi/una-piemontese-a-napoli-maria-cristina-di-savoia-fine-2014.html

Gianni Califano, Maria Cristina di Savoia. Regina delle Due Sicilie, Velar, Gorle 2013.

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ZENIT Staff

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