La Shoah italiana nel territorio degli Equi

Chi ha notizie, documenti o immagini relative a una delle vittime può scrivere alla Fondazione CDEC

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Il sito I Nomi della Shoah Italiana. Memoriale delle vittime della persecuzione antiebraica 1943-1945 (www.nomidellashoah.it) contiene i nomi e le notizie bibliografiche delle vittime dei regimi nazista e fascista, raccolti dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) nel corso di una pluriennale ricerca. L’obiettivo del sito è mantenere viva la memoria individuale e collettiva delle vittime e rintracciarne, dove possibile, il percorso di vita e di persecuzione. Il sito serve non solo a ricordare ma anche a far conoscere e riflettere(1). 

Abbiamo svolto per la rivista Aequa questa ricerca selezionando il luogo di nascita o il luogo di arresto delle vittime inserendovi le località appartenenti storicamente al territorio degli Equi(2) per capire come questa terra sia stata colpita dalle persecuzioni nel biennio 1943 – 1945 e contribuire, per quanto possibile, al recupero della memoria. 

In sintesi, i risultati emersi hanno evidenziato che Il comune di Subiaco ha avuto cittadini ebrei nati nel proprio territorio e oggetto di persecuzione ma non arrestati a Subiaco; che nei comuni di Carsoli, Olevano Romano e Pereto sono stati arrestati dei cittadini ebrei pur non essendo nati in questi luoghi. 

Andiamo ora, più in dettaglio, a vedere chi sono i sei cittadini ebrei perseguitati nativi di Subiaco: Quasi tutti risultano arrestati a Roma (tranne uno), tutti deportati nel campo di sterminio di Auschwitz e nessuno è sopravvissuto. Si tratta di: 

– Di Nepi Giuseppe (figlio di Isacco e Settimia Di Veroli) nato l’ 11 febbraio 1910.

– Funaro Angelo (figlio di Ezechiele e Debora Di Nepi) nato il 12 settembre 1908.

– Funaro Samuele (fratello di Angelo) nato il 25 novembre 1906 e arrestato a Porta Potenza Picena in provincia di Macerata.

– Piazza Sed Camilla (figlia di Emanuele e Allegra Sermoneta) nata il 24 marzo 1892.

– Piazza Sed Emma (sorella di Camilla) nata il 4 marzo 1890.

– Sermoneta Eugenio (figlio di Angelo e Stella Bondì, sposato con Giuditta Piperno) nato il 6 maggio 1885. 

Di nessuna di queste sei persone è presente, nell’apposita pagina web, una fotografia. 

Passiamo ora ai cittadini ebrei arrestati a Carsoli (cinque), Olevano Romano (una) e Pereto (due). 

Quelli di Carsoli sono i cinque fratelli Perugia (figli di Israele e Emma Dell’Ariccia), nati tutti a Roma, tutti deportati ad Auschwitz di cui due sopravvissuti e, di questi ultimi, presente una foto nell’apposita pagina web. Sono rispettivamente Angelo (nato il 5 febbraio 1922, sopravvissuto); Giovanni (nato il 9 settembre 1905); Lello (nato il 31 ottobre 1919, sopravvissuto); Mario (nato il 21 aprile 1914); Settimio (nato il 15 giugno 1916). 

Ad Olevano Romanoè stataarrestata Olga Pontecorvo, nata a Roma il 16 dicembre 1876, figlia di Pellegrino Pontecorvo e Giuditta Tagliacozzo e sposata con Vitale Milano. Anche lei non sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz e senza alcuna immagine nella pagina web. 

A Pereto sono stati arrestati madre e figlio, di origine tedesca, entrambi deportati ad Auschwitz e non sopravvissuti. Si tratta di: Fritz Bachmann, nato a Norimberga il 27 giugno 1921, figlio di Albin Bachmann e Bona Guggenheim, sua madre, nata il 28 ottobre 1910 a Geislingen. 

Quindi dai luoghi degli Equi e da questi nomi non risultano cittadini nativi e arrestati sullo stesso territorio. E, chi ha notizie, documenti o immagini relative a una delle vittime della Shoah italiana può scrivere alla Fondazione CDEC i cui riferimenti sono sul sito e, perché no, anche su Aequa

NOTE

(1) Dal sito, nella pagina “La Memoria”.

(2) L’elenco è presente nella terza di copertina del numero 1 di Aequa del settembre 1999.

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Antonio D'Angiò

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