La resurrezione è un evento vero e indiscutibile

Gli auguri di Pasqua del metropolita siro-ortodosso di Aleppo

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ROMA, domenica, 8 aprile 2012 (ZENIT.org) – Riprendiamo in traduzione italiana il messaggio con gli auguri di Buona Pasqua da parte del metropolita siro-ortodosso di Aleppo, in Siria, Mor Gregorios Yohanna Ibrahim.

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Cristo è risorto, Buona Pasqua!

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28, 20).

Cari amici,

colgo la beata opportunità della resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo per offrire il mio sincero amore, koinonia (comunione, ndr) e auguri in questa Santa Settimana della Passione e nella festa della resurrezione di nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Sono lieto di rivolgermi e condividere con voi la gioia di celebrare uno dei pilastri più importanti della nostra fede: la risurrezione di nostro Signore dai morti, dopo essere stato crocifisso per i nostri peccati e morto per la nostra salvezza, sepolto, e poi risorto nella gloria per darci la vita.

La risurrezione è rimasta l’evento più importante nella storia. L’umanità è stata glorificata con la resurrezione. Il nostro Salvatore ha sconfitto tutti i suoi nemici: il peccato, la morte e il diavolo, e ha coperto l’umanità con la veste della gloria e della vittoria. Grazie alla Resurrezione, l’umanità ha ricevuto infinite benedizioni, tra cui il suo ritorno, dopo un lungo allontanamento, in seno del Padre celeste ed è diventata figlia della grazia.

Nella sua Prima Lettera ai Corinzi, San Paolo, Apostolo delle Genti, apre la sua mente all’evento della Resurrezione, specificando a tutti noi ciò che dobbiamo sapere e credere per la nostra salvezza: “Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture” (1 Cor 15, 3-4).

Al fine di verificare l’autenticazione di questo grande evento e il prezioso dono per l’umanità, San Paolo ci ha motivato a ricercare nei libri e tornare alle fonti di vita, in particolare il Vecchio Testamento, a ciò che è stato predetto dai profeti che hanno chiaramente indicato la venuta di Cristo nella carne, la sua morte e resurrezione.

San Paolo ha sottolineato che la resurrezione dei morti è un fatto, senza la quale Gesù non sarebbe risorto. Pertanto, sentiamo fortemente questa efficacia della fede nel suo messaggio: “Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede” (1 Cor 15, 14).

Così, la resurrezione di Cristo è fondamentale per l'”interconnettività” tra evangelizzazione e fede. Questa è la nostra testimonianza su Dio. Questo è come la Chiesa ha costruito la sua fede, il suo dogma e la tradizione, sulla base della Risurrezione.

Pertanto riteniamo la resurrezione un evento vero ed indiscutibile, e rinunciamo e respingiamo tutte le ideologie e gli sforzi intellettuali antirisurrezione.

E’ un diritto informarvi che in Siria stiamo passando quest’anno una Settimana della Passione vera. Sentiamo che tutto il Paese, con tutti gli abitanti cristiani e musulmani, è stato crocifisso esattamente come lo è stato Gesù Cristo.

Crediamo che la Siria risorgerà e avrà una nuova dimensione per quanto riguarda la libertà, la democrazia, la giustizia e la pace. Crediamo anche che tutti i nostri cari amici continueranno a pregare per la pace, specialmente in questi giorni, per una nuova Siria, soddisfacente per tutti gli abitanti, nonché i Paesi vicini.

Dopo due millenni stiamo ancora vivendo questi fatti inconfutabili che non accettano una fuorviante interpretazione. Noi crediamo nelle parole rivolte da Gesù ai suoi discepoli e ai seguaci della Chiesa di ogni luogo e tempo che rimarrà con loro, come promesso alla fine del Vangelo secondo san Matteo: “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28,20).

Che Dio benedica questi giorni sacri, e aumenti le benedizioni e la grazia dei nostri tempi e ci dia la sua pace, la sicurezza e tranquillità.

Vi auguro una Buona Pasqua

Mar Gregorios di Aleppo 

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ZENIT Staff

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