"La partecipazione alla vita sociale e politica del paese è un gravissimo obbligo di coscienza civile"

Messaggio di mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, in vista delle elezioni europee del 25 maggio e sul caso della donna cristiana condannata a morte in Sudan

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Ai fedeli della Chiesa particolare di Ferrara – Comacchio e a tutti gli uomini di buona volontà

Carissimi figli e figlie,

all’avvicinarsi delle prossime elezioni permane in me una vivissima preoccupazione riguardo alla loro incidenza sul delicato momento storico che il nostro Paese sta attraversando. Nutro infatti la viva e fondata preoccupazione che un forte astensionismo potrebbe determinare una situazione di grave difficoltà dal punto di vista della convivenza sociale e del funzionamento delle istituzioni statuali. Non intendo aggiungere una parola al messaggio che vi ho già consegnato qualche giorno fa, tuttavia desidero ricordare a tutti che la partecipazione alla vita sociale e politica del paese è un gravissimo obbligo di coscienza civile e, per i cristiani, cristiana. La partecipazione al voto è quindi un diritto-dovere inderogabile, e l’assenteismo non potrebbe che favorire ulteriormente queste situazioni difficoltose. Consapevole inoltre dell’antica e grande tradizione che caratterizza la nostra storia religiosa in questo periodo del mese di maggio, chiedo di pregare intensamente la Vergine Maria, Madre del Signore Gesù Cristo e Madre della Chiesa, perché sostenga con la sua protezione il cammino del nostro popolo. Nei secoli la Madonna è stata invocata come la presenza che può impedire al popolo di cadere. Vi invito pertanto ad intensificare le preghiere a Lei rivolte, attraverso la pia pratica del fioretto, e a partecipare ad una Santa Messa, in onore di Maria, il prossimo martedì 20 maggio alle ore 18.00 nella Cattedrale di Ferrara, nella Concattedrale di Comacchio in orari e modalità che vi saranno quanto prima comunicati, e poi in alcune chiese significative della nostra diocesi avendo come preferenza i Santuari mariani.

Vorrei sottolineare infine l’incredibile violenza a cui è sottoposta la nostra sorella cristiana Mariam Yahya Ibrahim che in Sudan è stata condanna a morte dal tribunale di Khartoum per apostasia. Accusa assolutamente infondata. Non dimenticando che in ogni cristiano è colpita tutta la Chiesa, ripropongo una pratica che ho già proposto al popolo di San Marino – Montefeltro in occasione della tristissima vicenda di Eluana Englaro: da qui fino alla conclusione della vicenda chiedo ai parroci e ai rettori delle chiese di informare il popolo che i suoni delle campane quotidiane, tradizionalmente dedicati alla Madonna, siano offerti, insieme alle nostre preghiere, per la felice conclusione di questa vicenda. Noi suoniamo le campane perché siamo certi che se avvenisse questo ulteriore delitto non solo morirebbe una persona, ma si farebbe un altro tragico passo verso l’inciviltà; perché quando viene meno l’amicizia e la benevolenza fra le varie componenti di una realtà statuale viene meno il collante della vita sociale.

Vi benedico di cuore consegnando la mia vita e la vostra alla straordinaria protezione della Beata Vergine delle Grazie.

+Luigi Negri

Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa

Ferrara 17 maggio 2014

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ZENIT Staff

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