La Natività della Beata Vergine Maria: una Madre sempre vicina

Quanto bisogno ha il mondo di oggi di invocare il nome di Maria per sdradicare i vizi della corruzione, dell’ingiustizia e dell’egoismo.

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Oggi la Chiesa celebra la Solennità della Natività della Beata Vergine Maria, una festa introdotta dal Papa Sergio I nel VII secolo. Nei nostri tempi questa memoria è da molti cristiani dimenticata, trascurata o sottovalutata. Per questa ragione è utile approfondire gli elementi essenziali che caratterizzano questa celebrazione liturgica. Possiamo riassumere tre aspetti principali della nascita terrena della Beata Vergine Maria: la purezza, l’umiltà e la fecondità.

I Padri della Chiesa hanno tanto decantato la purezza di Maria, esaltandone il suo essere Immacolata per diventare il santo grembo nel quale far nascere il Figlio di Dio. Maria è esempio di candore ed è modello di castità, perchè ha conservato intatta la sua integrità del corpo, della mente e dell’anima per tutta la sua esistenza.

Quanto bisogno ha il mondo di oggi di invocare il nome di Maria per sdradicare i vizi della corruzione, dell’ingiustizia e dell’egoismo.

La nascita terrena di Maria è un segno di sicura speranza per coloro che desiderano un rinnovamento della Chiesa e di tutto il mondo. La venuta al mondo di Maria è conforto per gli emarginati, sostegno per i disorientati, protezione materna per gli abbondonati. Proprio per il suo essere dimora di Dio ed Arca della Nuova Allenaza, Maria vuole accogliere tutti coloro che la invocano con fiducia filiale, come un bambino che si rivolge speranzoso a sua madre, sicuro di essere esaudito ancora prima di aver espresso il suo bisogno vitale.

Il mondo di oggi è orfano, perchè rifiuta di rivolgersi al cuore immacolato della Madre. La nostra società è confusa e disorientata, perchè ha voltato le spalle a Colei che è sorgente di ogni grazia.

Il ricorrere a Maria è l’arma spirituale vincente per combattere gli idoli del denaro, della carriera e del potere, Maria rimane sempre vicino a coloro che desiderano lottare per debellare le idolegie dei gender, l’odio tra i popoli che sono causa di tante guerre nel mondo, le pratiche mediche che distruggono gli embrioni, le varie forme di inquinamento e di sfruttamento che stanno distruggendo il nostro pianeta, la piaga delle separazioni, le ferite di una crisi economica che toglie la dignità a tante persone.

L’umilità è la virtù centrale di Maria, che si manifesta nel essere consapevole di essere povera creatura e nello stesso tempo riconosce la potenza del Creatore. Maria non si attribuisce meriti personali, ma riconosce che ogni sua opera e ogni suo dono viene dalla grazia di Dio.

Maria ci insegna che la vera umilità è sempre quella che sfocia nel servizio generoso, disinterresato e perseverante. Maria è umile perchè ha lasciato a Dio scrivere tutte le pagine della propria esistenza. Maria non ha capito tutti gli eventi della sua vita, ma ha sempre ascoltato il suo Figlio anche quando le Sue Parole gli risultatavo poco comprensibili.

Contemplare il volto di Maria, appoggiarsi dolcemente al suo cuore immacolato, non è solo un fatto devozionale, ma si traduce nel chiedere a Maria lo stesso coraggio e la stessa speranza che Lei possiede.

Sopportare la malattia di un genitore anziano, educare con impegno e dedizione i figli, vivere la precarietà del lavoro, mantenere sempre vivo il dialogo tra marito e moglie, sono tutte sostegni, consigli e consolazioni che possiamo chiedere alla nostra Madre, che è sempre pronta a donarci con abbondanza e dolcezza.

L’ultimo elemento della natività di Maria è la fecondità. La storia di Maria disegna un nuovo modello di fecondità. Maria anche senza aver conosciuto (in senso bibblico)  il suo casto sposo Giuseppe, è la creatura più feconda di tutta la storia. Nessuna altra creatura potrà eguagliare la sua fecondità. Maria è tanto feconda perchè è aperta totalmente alla volontà di Dio. La fecondità di Maria è frutto dell’umiltà e della purezza. Quando si ha l’umilità di essere disponibili nel lasciarsi plasmare dalle mani di Dio, quando si chiede un cuore puro che rifiuta il peccato, la corruzione ed il male, allora si aprono gli occhi dell’anima e ci si lascia fecondare dalla grazia di Dio. I frutti di questa intima unione con Dio sono la pace, la gioia e la speranza che vengono percepiti da tutti coloro che ci vivono vicino.

Rivolgersi a Maria feconda significa ascoltare la voce del cuore per aprirsi ai progetti di vita che Dio vorrà invitarci a vivere: il matrimonio, l’apertura alla vita, l’adozione, l’affido, l’accoglienza di parenti malati, le opere di volontariato, l’assistenza agli indigenti, sono tutti frutti di quella fecondità spirituale che trova la sua primaria ispirazione nel cuore di Maria che rimane sempre in comunione con quello del suo Figlio.

Allora possiamo affermare che la memoria della Natività della Beata Vergine Maria non è solo un ricordo di un evento del passato. Questa festa ci invita a riscoprire che abbiamo una Madre che rimanendo vicino a suo Figlio Gesù, riconosce in ogni uomo un suo figlio fatto ad immagine e somiglianza di Dio. E proprio per questo Maria ci invita ad amare ogni essere umano con gli stessi sentimenti che sono proprio di una Madre che non fa distinzioni o predilizioni tra i suoi figli.

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Osvaldo Rinaldi

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