Daily meditation on the Gospel

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La mia gioia sia in voi — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 18 maggio 2017, della V Settimana di Pasqua, Feria (bianco) | Memoria facoltativa: San Giovanni I, Papa e Martire (rosso)

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Lettura
Prosegue la lettura continua di Giovanni 15, in cui Gesù apre il cuore ai discepoli. Emergono due aspetti fondamentali: l’amore di Dio e il desiderio di una gioia grande per chi viene a conoscere il messaggio di Gesù. Il capitolo 15 degli Atti narra il dramma di una Chiesa che, pur avendo raccolto queste indicazioni essenziali, si accorge che, all’amore di Dio e al desiderio della gioia dei discepoli, aggiunge talvolta elementi che sembrano piuttosto un giogo; ma nella riflessione e nel dialogo vuole essere purificata nella sua fede.
Meditazione
Rimanete nel mio amore: Gesù nelle sue proposte è assolutamente disinteressato. Il suo unico desiderio è la felicità degli uomini: la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. La comunità degli apostoli dopo la risurrezione di Gesù ha raccolto questa eredità e si è ritenuta responsabile di trasmettere questo spirito a quanti non hanno ancora conosciuto Gesù. Quando la cultura e le abitudini potrebbero appesantire il messaggio di Gesù e proporre «un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare» occorre purificare il cuore con la fede. Il brano di Atti narra come la comunità della Chiesa si attiva tutta per ricevere questa purificazione: Paolo e Barnaba narrano l’esperienza vissuta del loro apostolato, in cui Dio «aveva compiuto grandi segni e prodigi tra le nazioni per mezzo loro», liberi dalle sovrastrutture dei riti ebraici; e Giacomo sintetizza la riflessione della comunità elencando alcune pratiche essenziali, capaci di raccogliere lo spirito di Gesù e di donare gioia a chi lo accoglie: «astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue». In apparenza sembrano nuove imposizioni. In realtà, astenersi dalla contaminazione degli idoli significa esattamente quella purificazione nella fede che permette di individuare l’unico vero Dio per la propria esistenza, senza indulgere a quegli idoli che inducono comportamenti dannosi per sé e per gli altri. Allo stesso modo, astenersi dalle unioni illegittime significa proporre la purezza della vita familiare, dove l’amore vicendevole è il grande strumento di letizia e anche di santificazione. Forse è meno immediata la comprensione del doversi astenere dagli animali soffocati e dal sangue: soffocamento e sangue sono simboli di violenza. La gioia e la serenità della vita passano esclusivamente attraverso l’amore e il rispetto vicendevole.
Preghiera
Ti ringrazio, Gesù, perché vuoi la nostra gioia e ci guidi a possederla in pienezza, donandoci l’amore come veicolo importantissimo di gioia. Ti prego affinché la tua Chiesa raccolga questo desiderio, ricercando autenticamente il bene e la felicità della persone.
Agire
Voglio purificare il cuore con la fede, cercando di vedere l’amore provvidente di Dio nelle diverse situazioni e di lasciarmi guidare dallo spirito di amore nel rapporto con i fratelli.
Meditazione del giorno a cura di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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