Daily meditation on the Gospel

Pixabay CC0 - PD

La grazia dell’infanzia

Meditazione della Parola di Dio di mercoledì 28 Dicembre – Santi Innocenti Martiri, Festa

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura
Nel Vangelo dei Magi è inserito il brano di oggi dove, nuovamente in sogno, l’angelo avverte Giuseppe che il bambino è in pericolo e bisogna andare altrove. Attesi inutilmente i Magi, Erode dà sfogo alla sua ira e alla sua paura, ordinando una strage nel territorio di Betlemme. Matteo, attento ai suoi ascoltatori giudei, fa due citazioni dell’Antico Testamento; struggente la seconda, tratta da Geremìa: “Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata”.
Meditazione
Nell’allestimento del “presepe liturgico” oggi bisogna porre accanto alla grotta di Betlemme tanti bambini violentati, sgozzati, fatti a pezzi dalla furia omicida degli Erode di ieri e di oggi. È come se i bambini di Betlemme facessero gruppo intorno al Bambino Gesù per proteggerlo con i loro corpi, per fare da scudo a Colui che è venuto per la pace e già diventa segno di contraddizione. La festa dei Santi Innocenti celebra il trionfo della Grazia, perché dei bambini sono passati, senza saperlo, dai giocattoli dove le spade sono di latta, a quelle vere, usate dal potere contro le loro vite appena sbocciate e già recise. Gli anni di Erode non sono finiti, perché ancora, dopo di lui, i grandi si scaglieranno contro i piccoli per defraudarli della loro infanzia, per rubare l’ingenuità del tempo dei giochi, per mandarli nudi e a due a due, tenendosi per mano, verso i forni crematori, con l’illusione della camera dei balocchi. Non solo loro, i bambini vittime della strage di Erode, vengono a visitarci nella preghiera oggi, ma tutti i bambini di tutti i tempi cui sia stata negata la spensieratezza dell’infanzia, il tempo dei sogni, la gioia di spacchettare i regali di Natale. Vengono a frotte, affollano i nostri altari e le nostre case con le loro voci argentine, le loro membra piagate, i loro piccoli corpi bruciati o uccisi nel luogo più sicuro e antisismico del mondo: il grembo delle loro mamme. Bussa oggi, timido e impaurito, anche ciò che rimane del bambino che sei stato un tempo e che resiste, come i piccoli sopravvissuti del terremoto, sotto un cumulo di macerie. Prendi in braccio anche lui, il bambino che sei stato, e accarezzalo per rassicurarlo che non è perduto tutto di te e di lui. Alla fine, lo sai, ci salveranno i bambini.
Preghiera:
Grazie a voi, Santi Innocenti di ieri e di oggi, che portate una boccata d’aria pulita in un mondo abbuiato e asmatico! Siete passati dai colori pastello dell’infanzia al Regno dorato dove entrano solo i bambini e chi si fa come loro. Nella sua predicazione Gesù, da grande, avrà parole dolcissime per voi e saranno i vostri coetanei di Gerusalemme a fargli l’unica festa a sorpresa, quando entrerà in città, nei giorni della sua Passione. Pregate per noi, perché non venga meno nella Chiesa lo spirito dell’infanzia.
Agire:
Trascorrerò del tempo con un bambino, e da oggi terrò a vista una foto di me bambino per non perdermi.
***
Meditazione del giorno a cura di mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione