La Gioventù Francescana d’Italia fa memoria e profezia

Lo scorso fine settimana ad Assisi quasi un centinaio di “gifrini” per il capitolo elettivo nazionale

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L’intera fraternità nazionale della Gioventù Francescana (Gi.Fra.) d’Italia dal 25 al 28 agosto 2016 si è incontrata a Santa Maria degli Angeli (Perugia) per celebrare il capitolo elettivo nazionale. Nata nel 1948, la Gi.Fra. è una fraternità di giovani cattolici (detti “gifrini”) di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che condividono e vivono il Vangelo seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi. La realtà è parte del cosiddetto terzo ordine della famiglia francescana (il primo è costituito dai frati, il secondo dalle clarisse), e la sua naturale evoluzione è l’Ordine Francescano Secolare.
Per tutti i gifrini è stato un momento importante per fare memoria del cammino che hanno percorso e profezia per quello che il Signore ha suscitato e susciterà nei loro cuori. Il 26 agosto, mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno, ha aiutato a capire quali sono le esigenze di oggi della Chiesa, cosa la Chiesa chiede ai giovani francescani e soprattutto di cosa il mondo ha bisogno.
Mons. Giusti ha invitato i ragazzi presenti a riscoprire il centro di ogni cristiano, Gesù: solo fondando la nostra vita, il nostro cammino in Lui è possibile essere collaboratori del Suo Regno. Attraverso le parole di San Paolo nella prima lettera ai Corinzi al capitolo 3, Giusti ha messo in evidenza come, solo se ci si mette nell’ottica cristiana dove ognuno è strumento di Dio, è possibile scacciare i sentimenti umani di protagonismo e di superbia. Se si radica il cammino sull’Amore vero, ci si riscopre figli amati e pronti ad amare donandosi gratuitamente, perché l’amore vero è sempre comunione, non è contemplarsi ma donarsi senza pretendere di ricevere.
Meditando lo stesso passo biblico, il pomeriggio i partecipanti si sono messi davanti a Gesù Eucaristia con il desiderio di poter lasciare aperte le porte del loro cuore a Lui, mettendo da parte i pensieri e i calcoli e chiedendo di poter essere strumenti della Sua volontà. Nello stesso giorno è stata organizzato un momento penitenziale dove i ragazzi hanno avuto la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione, per poter vivere i giorni successivi in grazia e comunione con Dio.
La mattina del 27 agosto la giornata è iniziata lodando e ringraziando il Signore attraverso la celebrazione eucaristica: con la Parola del giorno, Gesù, sempre fedele e puntuale, ci invita a non sotterrare i talenti ma a impiegarli, a coltivarli ed a metterli in gioco per la realizzazione del Suo regno.
La mattinata è proseguita con un momento di memoria dei tre anni passati leggendo la relazione di fine mandato del consiglio nazionale uscente, ringraziandoli per il servizio fatto e per essersi resi docili alla Sua volontà per l’intera fraternità nazionale. Nel pomeriggio ha avuto luogo l’elezione del nuovo consiglio nazionale, presieduto dal ministro nazionale dell’Ordine Francescano Secolare, Remo Di Pinto, dove il Signore ha chiamato al servizio per il prossimo triennio 2016-2019:
Presidente: Riccardo Insero (Gi.Fra. Toscana)
Vice presidente: Martina Scarinci (Gi.Fra. Emilia Romagna)
Consiglieri: Rosa Fiorentino (Gi.Fra. Puglia)
Giada Capodilupo  (Gi.Fra. Lazio)
Mariangela Pergola (Gi.Fra. Puglia)
Chiara Coclite (Gi.Fra. Abruzzo)
Francesco Marciano (Gi.Fra. Campania-Basilicata)
Domenico Trincone (Gi.Fra. Toscana)
Angela Franco (Gi.Fra. Sicilia)
Donatella Guerrisi (Gi.Fra. Calabria)
Con la gioia nel cuore, domenica 28 agosto è stata celebrata la Santa Messa di chiusura del capitolo nella basilica di San Francesco ad Assisi, dove i “gifrini” hanno ringraziato il Signore per i doni ricevuti in quei giorni e affidato a Lui il loro cammino e le persone da Lui scelte, affinché possano essere sempre docili alla Sua volontà divenendo sempre di più costruttori del Suo regno.
Il percorso della Gi.Fra. è fondato sulla formazione dei giovani, attraverso itinerari educativi, sull’annuncio della bellezza di ciò che questo “luminoso ideale di vita” (dalle parole utilizzate da Giovanni Paolo II all’udienza per i 50 anni della Gi.Fra.) rappresenta per la società, sulla preghiera, sull’ascolto, sull’incontro.
La realtà si regge sullo statuto Il nostro volto, che raccoglie la forma di vita e le norme organizzative con cui la fraternità, a livello nazionale, regionale (in Italia ci sono 15 fraternità regionali) e locale, svolge le sue attività e realizza la sua testimonianza nella Chiesa e nella società.
Quella della Gi.Fra. è un’esperienza che coinvolge i ragazzi da 14 a 30 anni, con percorsi differenziali per adolescenti, giovani e giovani adulti, in un rapporto speciale con la famiglia dell’Ordine Francescano Secolare, nell’ambito della quale i “gifrini” maturano la loro vocazione e di cui sono parte integrante. Ad accompagnare i ragazzi nel loro cammino di fede ci sono i frati francescani delle varie obbedienze.
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Per maggiori informazioni sulla Gi.Fra. è possibile visitare il sito nazionale.
 

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Fabrizio Tedone

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