Daily meditation on the Gospel

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La fede che salva

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 18,35-43

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Lettura

Gesù è passato per le vie della Palestina sanando e beneficando tutti. Ha compiuto tante guarigioni e miracoli. Lo ha fatto non per mostrare la sua divinità e la sua potenza ma per esaudire le richieste di chi incontrava nel suo cammino piagato spesso nel corpo e nello spirito. Chiedeva una sola cosa: la fede, che nella Bibbia indica la fiducia in Dio e l’impegno nel fare la sua volontà. E ciò che avviene nel miracolo del cieco a cui Gesù dice: «La tua fede ti ha salvato».

Meditazione

Gesù, nella sua marcia vittoriosa verso Gerusalemme, arriva alle porte di Gerico, che è il luogo dove Israele ha preso possesso della Terra Santa, ha passato il Giordano a piedi asciutti e l’imprendibile fortezza di Gerico è caduta. Le folle lo circondano, l’entusiasmo vibra nell’aria. Tuttavia, il Signore Gesù non si fa distrarre da questo clima di festa. Il suo sguardo è sempre puntato sui sofferenti. Osserva e ascolta il grido di aiuto di colui che gli altri vorrebbero ridurre al silenzio e che perciò a stento può farsi ascoltare. Gesù si ferma in mezzo alla calca, fa condurre a sé il mendicante e gli ridà la vita. Gli Apostoli non hanno compreso la Parola di Dio; come ciechi nello spirito camminano con lui verso Gerusalemme. Anch’essi, per accompagnare Gesù a Gerusalemme, devono avere fede per ricevere la luce spirituale della conoscenza interiore. La fede è la nuova luce che apre lo sguardo a cose che altrimenti resterebbero chiuse; comunica conoscenze che altrimenti non si potrebbero avere; offre intuizioni che sorpassano la conoscenza dei sensi e dell’intelletto. Chi non ha questa fede è un cieco. Il cieco ai margini della strada è un’immagine dell’umanità che siede immobile lungo la strada, che è cieca e crede di vederci. Ma Gesù si ferma per guarire e sanare. A Gerusalemme Egli farà ricca l’umanità mendica e darà la vista all’umanità cieca. Tutto ciò si può ottenere solo con la fede. Nell’Antico Testamento credere significa avere fiducia in Jahvè e nella sua azione salvifica. La fede è la risposta dell’uomo a Dio che si manifesta. Ciò comporta di prendere Dio assolutamente sul serio, rifugiarsi il lui e sperare fino alla fine. Nel Nuovo Testamento, a sua volta, credere è convertirsi e accogliere la salvezza offerta da Gesù Cristo. La Lettera di Giacomo insiste sul fatto che una fede puramente intellettuale non serve, anzi è morta se non è seguita dalle opere.

Preghiera

«O Signore Gesù Cristo, io credo in te, ma fammi credere in modo che ti ami. Il vero credere in te è amarti. Unirò il ben credere al ben vivere, per dare gloria a te dicendo il vero e con le opere vivendo bene» (sant’Agostino).

Agire

Ringraziamo spesso il Signore durante la giornata per il dono della fede chiedendogli la grazia di accogliere il suo dono e farlo fruttificare nella nostra vita.

Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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