La favola del riccio

L’amore vero trasforma in pregi anche i difetti

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Durante l’era glaciale, tanti animali morivano perché c’era tanto freddo. I ricci si resero conto di questo e decisero di riunirsi in gruppo, per sentire meno freddo  e proteggersi reciprocamente.

Però i loro aculei facevano male ai compagni più vicini, proprio quelli che offrivano più caldo. Per questo decisero di allontanarsi l’uno dall’altro, ma così morivano congelati. Allora, dovettero fare una scelta: o sparivano dalla terra o accettavano gli aculei dei compagni.

Con sapienza decisero di rimanere insieme. Hanno imparato così a convivere con le piccole ferite che la relazione con una persona molto vicina poteva offrire loro poiché l’importante era il caldo che da esse ricevevano.

Così sono sopravvissuti! Il rapporto più importante nell’amicizia non è quello con una persona perfetta, ma quello dove ognuno impara a convivere con i difetti dell’altro e riesce a vedere e ammirare le sue qualità.

L’amore vero trasforma in pregi anche i difetti.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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